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venerdì 29 aprile 2011

Beatificazione Giovanni Paolo II: la truffa dei biglietti


Domenica primo maggio 2011, a Roma, il precedente pontefice, Giovanni Paolo II, verrà dichiarato beato. Grande l’attesa nella capitale, che verrà presa d’assalto dai fedeli che vorranno assistere alla proclamazione di uno dei pontefici più amati di tutti i tempi. Ma attenzione alle truffe, perché in casi come questi sono sempre in agguato. E infatti a distanza di pochi giorni dal grande evento che si terrà in piazza San Pietro, davanti alla Basilica vaticana, è stata sventata una truffa, che riguardava la vendita dei biglietti per poter assistere alla cerimonia di beatificazione.

In occasione della beatificazione di Giovanni Paolo II, sono stati moltissimi i tentativi di truffa da parte di alcune persone che non si fermano davanti a niente. La Polizia Pontificia, infatti, ha sventato una truffa ai danni dei fedeli che sono stati raggirati: moltissimi coloro che hanno acquistato dei biglietti per partecipare alla beatificazione. Biglietti che venivano fatti pagare molto!

Il Vaticano, con un comunicato stampa ufficiale, reso noto molto tempo fa, aveva specificato che i biglietti per partecipare agli eventi non bisognava pagare. I ticket, che ora sono stati ritirati per evitare altre truffe del genere, erano gratuiti. Del resto l’accesso alla piazza, per assistere alla beatificazione del papa, è libero. Ma un americano residente a Roma ha provato a guadagnarci un po’ su.

Quest’uomo, infatti, aveva creato dei biglietti che vendeva a 166 euro più Iva. Il cittadino americano residente a Campagnano, in provincia di Roma, era già noto all’Ispettorato Vaticano nel ruolo di intermediatore di affari e guide turistiche senza autorizzazione. Insomma, una truffa bella e buona. Attenzione, dunque: non ci sono biglietti per partecipare alla Beatificazione di Giovanni Paolo II. Per partecipare non bisogna assolutamente pagare nulla!

Preghiera a Santa Caterina da Siena


Santa Caterina da Siena (Siena, 25 marzo 1347 – Roma, 29 aprile 1380), è stata una mistica italiana. Canonizzata da papa Pio II nel 1461; nel 1970 è stata dichiarata dottore della Chiesa da Papa Paolo VI; è Patrona D'Italia e Compatrona D'Europa.

"Preghiera"

O sposa del Cristo, fiore della patria nostra. Angelo della Chiesa sii benedetta. Tu amasti le anime redente dal Divino tuo Sposo: come Lui spargesti lacrime sulla Patria diletta; per la Chiesa e per il Papa consumasti la fiamma di tua vita. Quando la peste mieteva vittime ed infuriava la discordia, tu passavi Angelo buono di Carità e di pace. Contro il disordine morale, che ovunque regnava, chiamasti virilmente a raccolta la buona volontà di tutti i fedeli. Morente tu invocasti sopra le anime, sopra l'Italia e l'Europa, sopra la Chiesa il Sangue prezioso dell'Agnello. O Caterina Santa, dolce sorella patrona Nostra, vinci l'errore, custodisci la fede, infiamma, raduna le anime intorno al Pastore. La Patria nostra, benedetta da Dio, eletta da Cristo, sia per la tua intercessione vera immagine della Celeste nella carità nella prosperità, nella pace. Per te la Chiesa si estenda quanto il Salvatore ha desiderato, per te il Pontefice sia amato e cercato come il Padre il consigliere di tutti. E le anime nostre siano per te illuminate, fedeli al dovere verso L'Italia, l'Europa e verso la Chiesa, tese sempre verso il cielo, nel Regno di Dio dove il Padre, il Verbo il Divino amore irradiano sopra ogni spirito eterna luce, perfetta letizia. Così sia Amen.

giovedì 28 aprile 2011

La Parabola Del Buon Samaritano

martedì 26 aprile 2011

Il Crocifisso di San Damiano


Il Crocifisso di San Damiano è l'icona a forma di croce che Francesco d'Assisi stava pregando quando ricevette la richiesta del Signore di ricostruire la sua casa. La croce originale è attualmente appesa nella Basilica di Santa Chiara in Assisi. I Francescani curano questa croce come simbolo della loro missione da Dio. La croce è considerata un'icona perché contiene immagini di persone che fanno parte al significato della croce stessa.

lunedì 25 aprile 2011

Messaggio del 25 Aprile 2011 a Marija Pavlovic

"Cari figli, come la natura dà i colori più belli dell'anno, così anch'io vi invito a testimoniare con la vostra vita e ad aiutare gli altri ad avvicinarsi al mio Cuore Immacolato perché la fiamma dell'amore verso l'Altissimo germogli nei loro cuori. Io sono con voi e prego incessantemente per voi perché la vostra vita sia il rilfesso del paradiso qui sulla terra. Grazie per aver risposto alla mia chiamata."

Video Marija Pavlovic Legge il Messaggio del 25 aprile 2011 a Radio Maria


La veggente Marija Pavlovic Legge a RADIO MARIA il Messaggio del 25 Aprile 2011 che ha ricevuto dalla Madonna di Medjugorie.

domenica 24 aprile 2011

Anima di Cristo


"Anima di Cristo"

Anima di Cristo, santificami. Corpo di Cristo, salvami.


Sangue di Cristo, inebriami. Acqua del costato di Cristo, lavami.


Passione di Cristo, confortami. O buon Gesù, ascoltami.


Nascondimi dentro le tue piaghe. Non permettere che io mi separi da te.


Difendimi dal nemico maligno. Nell'ora della mia morte, chiamami.


Fa' che io venga a te per lodarti con tutti i santi nei secoli dei secoli.


Amen.



GESU' E' RISORTO



ALLELUIA

Santa Pasqua Dal Gruppo Famiglia


Giunga a ciascuno di voi l'augurio di una Santa Pasqua.

L’annuncio che il Signore è Risorto sia nei nostri cuori e sulle nostre labbra.

Pace e Luce a tutti.

sabato 23 aprile 2011

Sabato Santo


Il Sabato Santo è l'arco di tempo, calcolato in quaranta ore dalla Tradizione cristiana, in cui Gesù è rimasto cadavere, fra la morte in croce del Venerdì Santo e la Resurrezione della Domenica di Pasqua.


Nella Liturgia cristiana, i fedeli lo celebrano solennemente. La data del Sabato santo è mobile in quanto collegata con la data della Pasqua. Essendo la Pasqua celebrata in giorni diversi nella Chiesa cattolica e nella Chiesa Ortodossa, la data solitamente non coincide nelle varie tradizioni ecclesiastiche.

(La Funzione del Sabato Santo)

La celebrazione inizia con il Lucernario e la Benedizione del Fuoco e quindi l'accensione dei cantari e del Cero pasquale e di tutte le luci e delle varie candele della chiesa. Terminato il lucernario il sacerdote saluta l'assemblea riunita e poi si reca all'ambone per cantare il Preconio Pasquale, un lungo canto che annuncia la Pasqua. A questo sussegue l'inizio della lettura di nove brani biblici; terminata però la sesta lettura si interrompono le letture perché il sacerdote si porta al centro dell'altare e a gran voce per tre volte canta «Cristo signore è risorto», a cui il popolo risponde «Rendiamo grazie a Dio». Terminato l'annuncio della Resurrezione si prosegue la lettura dei brani biblici. Terminata la liturgia della Parola la messa prosegue normalmente con Liturgia battesimale, consacrazione e benedizione finale.

(Nella Chiesa cattolica)

Il Sabato Santo è il secondo giorno del Triduo Pasquale. In tale giornata, come nel Venerdì Santo, la Chiesa cattolica non offre il sacrificio della Messa fino alla Veglia Pasquale, che si svolge nella notte tra il Sabato Santo e la Domenica di Pasqua; in molte chiese rimane esposta la Croce servita per l'adorazione il Venerdì Santo; l'Eucarestia non è conservata nel Tabernacolo, ma viene portato in un altro luogo della chiesa chiamato Altare della Reposizione. Le luci e tutte le candele sono spente. Gli altari sono spogli, senza tovaglia né copritovaglia. Sui tabernacoli manca il conopeo.

Questo è un giorno di silenzio per la Chiesa cattolica, durante il quale i suoi fedeli attendono l'annuncio della Resurrezione. È l'unico giorno dell'anno in cui non viene distribuita l'Eucarestia al popolo, se non per viatico. La Chiesa cattolica considera degno di lode protrarre il Digiuno Ecclesiastico e l'astinenza dalla carne anche in questa giornata, fino alla Veglia Pasquale, tuttavia non ne fa un obbligo per i fedeli. Viene anche consigliata la devozione delle Quarantore.

Nella Liturgia delle Ore secondo il Rito Romano, questo giorno è l'unica vigilia di una Solennità in cui si recitano i Vespri del giorno, e non i primi Vespri della solennità successiva. Questo perché il Triduo Pasquale - Venerdì Santo, Sabato Santo, Domenica di Pasqua - è considerato come un'unica solennità inscindibile, che ha i primi Vespri nella sera del Giovedì Santo.

giovedì 21 aprile 2011

Venerdì Santo


Il Venerdì Santo è il giorno in cui si celebra la crocifissione e morte di Gesù. È il secondo giorno del Triduo Pasquale.
In questo giorno non si celebra l'Eucaristia. La Chiesa celebra solamente l'Azione liturgica della Passione del Signore, composta dalla Liturgia della Parola, dall'adorazione della croce e dai Riti di Comunione.
È giorno di digiuno e astinenza dalle carni.

(Riti liturgici)

Nella mattinata del Venerdì Santo viene continuata, pur se senza solennità, l'adorazione eucaristica all'Altare della Reposizione. In molte chiese cattedrali e anche in parecchie parrocchie si celebrano comunitariamente l'Ufficio delle Letture e le Lodi Mattutine.
Nel pomeriggio del Venerdì Santo si svolge l'Azione liturgica della Passione del Signore, detta (In Passione Domini, o anche "Liturgia dei Presantificati"), che ha origini molto antiche (VII secolo), ed è presente anche nel Rito bizantino, come una delle tre tipologie di Divina Liturgia.

(Tale liturgia si articola in tre parti)

1. La Liturgia della parola:
* Prima lettura: Quarto Canto del Servo del Signore (Isaia 52,13-53,12)
* Seconda lettura: la salvezza di Cristo attraverso l'obbedienza dolorosa della passione (Ebrei 4,14-16; 5,7-9)
* Vangelo: Passione secondo Giovanni (Gv 18,1-19,42)

Segue la solenne preghiera universale.

2. L'Adorazione della Santa Croce.
3. La Santa Comunione con i Presantificati.

(Devozioni e usanze)

Solitamente in ogni Parrocchia si effettua, in ore serali, la Via Crucis. Il Papa dal 1991 la vive nella suggestiva cornice del Colosseo.
Le varie regioni hanno tradizioni di una qualche processione devozionale con il Crocifisso, con le statue del Cristo Morto e della Madonna Addolorata, o con le statue che rappresentano le stazioni della Via Crucis.
Vari paesi tramandano usanze di cibi particolari per questo giorno.

(Il silenzio delle campane)

Il Venerdì Santo le campane non suonano:
* Nel Rito Romano suonano per l'ultima volta la sera del Giovedì Santo, e precisamente al canto del Gloria della Messa nella Cena del Signore, per poi tornare a suonare durante la Veglia Pasquale, sempre al canto del Gloria, come segno dell'annuncio della Risurrezione del Signore.
* Nel Rito Ambrosiano le campane suonano sino all'annuncio della morte del Signore, cioè fino alle ore 15 del Venerdì santo, dopodiché tacciono fino alla Veglia Pasquale.

(Data)

Data del Venerdì Santo dal 2010 al 2020

(2010) 2 aprile
(2011) 22 aprile
(2012) 6 aprile
(2013) 29 marzo
(2014) 18 aprile
(2015) 3 aprile
(2016) 25 marzo
(2017) 14 aprile
(2018) 30 marzo
(2019) 19 aprile
(2020) 10 aprile

La data del Venerdì Santo è mobile in quanto collegata con la data della Pasqua. Poiché poi la Pasqua viene celebrata in giorni diversi nella Chiesa cattolica e nella Chiesa Ortodossa, anche la data del Venerdì Santo può essere diversa nelle varie confessioni cristiane.

In certe nazioni, come la Germania e la Svizzera (ad eccezione del Canton Ticino e del Canton Vallese), questo giorno è festività civile.

mercoledì 20 aprile 2011

Giovedì Santo


Il Giovedì santo è il giovedì precedente la Pasqua. È il giorno dell'Ultima Cena di Gesù con i suoi apostoli, quando Cristo istituì l'Eucaristia e il Sacerdozio Ministeriale, e diede l'esempio dello stile di servizio attraverso il gesto della Lavanda dei Piedi. È anche il giorno del tradimento di Giuda.

Il Giovedì santo è mobile poiché dipende dalla data della Pasqua, e può cadere nei mesi di marzo o di aprile.

(La Messa del Crisma)

Al mattino del Giovedì Santo non si celebra l'Eucaristia nelle Parrocchie né nelle altre chiese, ma solo nella Cattedrale, dove ha luogo la solenne Messa del Crisma, con la Consacrazione degli Oli e la Rinnovazione delle promesse presbiterali.

Gli Oli Santi sono gli oli che si useranno durante tutto il corso dell'anno liturgico per celebrare i Sacramenti:

* il Crisma, che viene usato nel Battesimo, nella Cresima e nell'Ordinazione dei presbiteri e dei vescovi;
* l'Olio dei Catecumeni: viene usato nel Battesimo;
* l'Olio degli Infermi: viene usato per l'Unzione degli infermi.

(La Messa in Cena Domini)

Alla sera la Chiesa celebra la Messa nella Cena del Signore (Missa in Coena Domini), con la quale inizia il solenne Triduo Pasquale.

In questa Messa si fa memoria dell'Ultima Cena consumata da Gesù prima della sua passione, e si commemorano l'istituzione dell'Eucarestia e del Sacerdozio Ministeriale e il comandamento dell'amore. Si svolge anche il rito della lavanda dei piedi, ripetendo il gesto che Gesù stesso fece dopo l'Ultima Cena.

Dopo questa Messa l'Eucaristia viene riposta nell'Altare della Riposizione, dove rimarrà per l'adorazione dei fedeli almeno fino alla mezzanotte.

(Data)

Data del Giovedì Santo Dal 2000 al 2020

(2000) 20 aprile
(2001) 12 aprile
(2002) 28 marzo
(2003) 17 aprile
(2004) 8 aprile
(2005) 24 marzo
(2006) 13 aprile
(2007) 5 aprile
(2008) 20 marzo
(2009) 9 aprile
(2010) 1 aprile
(2011) 21 aprile
(2012) 5 aprile
(2013) 28 marzo
(2014) 17 aprile
(2015) 2 aprile
(2016) 24 marzo
(2017) 13 aprile
(2018) 29 marzo
(2019) 21 aprile
(2020) 19 aprile

lunedì 18 aprile 2011

Ave Maria - Hayley Westenra

venerdì 15 aprile 2011

La Settimana Santa

La Settimana Santa

La settimana santa inizia con la Domenica delle Palme, il giorno in cui i cristiani acclamano Gesù, il Salvatore...



La settimana Santa inizia così, con l’entrata trionfale di Gesù in Gerusalemme.


Dal Vangelo secondo Marco (Mc 11,1-10)

Quando furono vicini a Gerusalemme, verso Bètfage e Betània, presso il monte degli Ulivi, Gesù mandò due dei suoi discepoli e disse loro: «Andate nel villaggio di fronte a voi e subito, entrando in esso, troverete un puledro legato, sul quale nessuno è ancora salito. Slegatelo e portatelo qui. E se qualcuno vi dirà: “Perché fate questo?”, rispondete: “Il Signore ne ha bisogno, ma lo rimanderà qui subito”».
Andarono e trovarono un puledro legato vicino a una porta, fuori sulla strada, e lo slegarono. Alcuni dei presenti dissero loro: «Perché slegate questo puledro?». Ed essi risposero loro come aveva detto Gesù. E li lasciarono fare. Portarono il puledro da Gesù, vi gettarono sopra i loro mantelli ed egli vi salì sopra. Molti stendevano i propri mantelli sulla strada, altri invece delle fronde, tagliate nei campi. Quelli che precedevano e quelli che seguivano, gridavano: «Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore!Benedetto il Regno che viene, del nostro padre Davide! Osanna nel più alto dei cieli!».

La settimana che segue è la più importante nella vita di un cristiano, egli deve farsi compagno di Gesù, stare vicino a Lui sia nel momento in cui è acclamato Re dalla folla osannante, sia nel momento del dolore e della morte. Raccogliamoci in silenzio e ascoltiamo ancora una volta il racconto del tradimento, dell’umiliazione, della sofferenza estrema e dell’agonia in croce. Lui è con noi quando ci chiama ad affrontare i tempi difficili della prova, del sacrificio, della sofferenza e della morte.

martedì 12 aprile 2011

Il Sacerdozio

"Venne il Signore, stette di nuovo accanto a lui e lo chiamò ancora come le altre volte:" Samuele, Samuele!"... Rispose:"Eccomi" (1 Sam 3, 10.16)



(Il Sacerdozio)


La richiesta più grande che il Signore fa ad una persona è la vocazione alla vita consacrata, all’origine dell’accettazione di tale richiesta c’è un amore forte e incondizionato a Dio e alla Chiesa e un desiderio di servire i fratelli continuando l’opera che Gesù ha affidato agli apostoli:”Andate in tutto il mondo e portate il messaggio del Vangelo a tutti gli uomini . Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo” (Mc 16,15).


I sacerdoti annunciano e spiegano il Vangelo, celebrano i sacramenti, guidano le comunità di cristiani, assistono e confortano le persone sole e sofferenti, e, con la collaborazione di tutti i cristiani, si impegnano a dedicare tutta la loro vita al servizio di Dio e dei fratelli. Chi decide di diventare sacerdote viene consacrato e riceve il sacramento dell’Ordine dalle mani del Vescovo e promette a Dio e a tutta la comunità di essere un fedele apostolo di Gesù.

lunedì 11 aprile 2011

La Madonina - Familia Costantini - 19-III-2011 - San Rafael - Argentina. Suor Maria del Dulce Nombre

sabato 9 aprile 2011

Quaresima: Quinta Domenica...10 Aprile 2011

Quaresima: Quinta domenica...10 Aprile 2011

Il racconto della risurrezione di Lazzaro è una delle “storie di segni” che racconta san Giovanni. Egli mira a presentare Gesù, vincitore della morte.



“ Chi crede in me non morirà in eterno.” (Gv 11, 34-35)

34 «Dove l’avete posto?». Gli dissero: «Signore, vieni a vedere!». 35 Gesù scoppiò in pianto.

(Gv 11, 39-44)

Disse Gesù: «Togliete la pietra!». Gli rispose Marta, la sorella del morto: «Signore, manda già cattivo odore: è lì da quattro giorni». Le disse Gesù: «Non ti ho detto che, se crederai, vedrai la gloria di Dio?». Tolsero dunque la pietra. Gesù allora alzò gli occhi e disse: «Padre, ti rendo grazie perché mi hai ascoltato. Io sapevo che mi dai sempre ascolto, ma l’ho detto per la gente che mi sta attorno, perché credano che tu mi hai mandato». Detto questo, gridò a gran voce: «Lazzaro, vieni fuori!». Il morto uscì, i piedi e le mani legati con bende, e il viso avvolto da un sudario. Gesù disse loro: «Liberàtelo e lasciàtelo andare».
Molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di ciò che egli aveva compiuto, credettero in lui.


Ed ecco il miracolo più bello che completa i miracoli fino ad ora compiuti. Ha risanato i lebbrosi, ha ridato la vista ai ciechi, ha fatto camminare gli storpi. Ed ora? Il suo amico è morto ed egli lo resuscita, si … il suo amico.

Ma anche noi siamo suoi amici, allora resusciterà anche noi, se avremo fede in lui non moriremo in eterno. Ha svegliato Lazzaro urlando il suo nome, ma non sentiamo che urla anche il nostro?
Ci chiama per farci uscire fuori dalle nostre tombe, dalle nostre tenebre, dai nostri pregiudizi, dai nostri schemi, e soprattutto dai nostri egoismi.

Prendiamo in mano il vangelo e lasciamoci affascinare dalla tenerezza di questo Cristo che ci ama, a cui stiamo a cuore. Ci ama a tal punto da piangere con noi e per noi. Così come ha pianto sulla tomba di Lazzaro. SI, Dio piange, egli non è un Dio imperturbabile, immobile nella sua perfezione che veglia su tutti ma ignora il singolo, il pianto di Gesù ci rivela il vero volto del Padre. Dio piange perché ci ama. Anzi: mi ama, ama me, suo amico.

venerdì 8 aprile 2011

Le Tentazioni di Gesù

Le tentazioni di Gesù

Il diavolo è ostinato e nonostante abbia fallito con la prima tentazione, ci riprova... Ma Gesù...



Satana condusse Gesù sul pinnacolo, ovvero sul punto più alto, del tempio di Gerusalemme e citando alcuni versetti del Salmo 91 (Sal 91,11-12) disse:”«Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo ed essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”».

Gesù dovrebbe buttarsi dal monte forzando Dio a mandare gli angeli a salvarlo, così potrebbe fare il suo ingresso nel mondo in maniera prodigiosa. Egli è il figlio di Dio, che lo dimostri allora.
Dimostri il suo potere, la sua forza, la sua divinità. Ma Gesù non vuole strumentalizzare il Padre, piegarlo ai propri interessi… Egli non è venuto sulla terra per sua volontà, è stato mandato e deve fare la volontà di Dio. Deve essere umile, semplice, e adempiere alla missione che gli è stata affidata non andare alla ricerca di gratificazioni, di onoreficenze, di allori. Deve mettere da parte il proprio “io”.

Anche noi siamo figli di Dio, anche a noi Egli affida una missione, ma riusciamo sempre ad essere fedeli? Troppo spesso l’ambizione, il desiderio di potere, la brama di essere accettati dagli uomini, di ottenere riconoscimenti e gratificazioni, ci acceca, è allora che crediamo di essere come Dio, anzi di essere Dio… Noi possiamo fare tutto, ci sentiamo onnipotenti… E proprio in cima a quella montagna, il diavolo ci spinge giù, quando pensiamo di aver raggiunto la vetta, rotoliamo per il pendio e ci fracassiamo contro l’illusione della vita.
Ah! Se avessimo riposto tutta la nostra fiducia in Dio!!!! Magari non saremmo diventati famosi ma non avremmo perso la nostra vita.

Facciamo come Gesù, allontaniamoci dalle false promesse, rimaniamo fedeli alla missione che il Padre ci ha affidato, sia essa coronata di gloria sia che ci chieda di vivere nell’umiltà e nell’anonimato.




A satana non rimane che un ultimo tentativo, Gesù sembra proprio che non voglia assoggettarsi a lui.

“Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai». Allora Gesù gli rispose: «Vàttene, satana! Sta scritto infatti: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”».

Il potere è quello che ci propone il diavolo, purchè lo adoriamo. Gesù si rifiuta di adorarlo Egli intende dipendere esclusivamente da Dio, vivendo la sua esistenza messianica nell’assoluta obbedienza al Padre. E noi? Quante volte ci inchiniamo alla tentazione, per servire il maligno?

Non è il potere in se che è sbagliato, perchè allora non dovrebbero esistere capi di stato, dirigenti, papi… Ma è l’uso errato che se ne fa. Molte volte per arrivarci prevarichiamo nostro fratello, lo usiamo, lo violentiamo, lo uccidiamo, e a pensarci bene compiamo tutte le cose che Gesù ci dice di non fare.

Asservire il potere e non seguire Dio ci porta inevitabilmente alla corruzione dell’anima e alla rottura del nostro rapporto filiale con il Padre, quel rapporto che Gesù è venuto a ricordarci.
Cerchiamo con tutte le nostre forze di imitare Gesù. Soprattutto in questo periodo di quaresima.
Ma non solo, la nostra vita sia tutta protesa e vissuta verso un unico traguardo: la realizzazione del Regno di Dio.




Con Madre Teresa

Pregandola perché ci accompagni in questa Quaresima:

“Io credo nel tuo amore, o mio Dio.
Guardando la Croce fa’ che io possa vedere il Cristo che inclina la testa,
ma come per darmi un bacio, il suo bacio.
Vedere il suo cuore, che mi offre come rifugio, a me che non ho vero rifugio.
E non avere paura del tuo amore, che ci porta gioiosamente ad amare tutti.
E se siamo peccatori, come lo siamo, so che tu ci ami lo stesso
perché il tuo amore non è come il nostro, che dura un momento, ma è fedele.
Duro è Gesù, risalire la china della santità, che abbiamo abbandonato;
a volte abbiamo paura della fatica di lasciare la valle del mondo dove ci si perde o abbiamo paura della fatica: ma sappiamo che tu ci sei vicino, come fu vicino a te il Cireneo.
E ti chiedo, Gesù, dammi la forza, che ebbe tua madre, di stare sotto la croce, per sentirmi dire una volta, mille volte: “Figlio, ecco tua madre”.


Grazie Gesù

giovedì 7 aprile 2011

Perciò Vi Dico.....

"Perciò vi dico...."



“Perciò vi dico per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro? E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un’ora sola alla sua vita? E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo non lavorano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. (mt: 6,25) Molte volte ci sentiamo dire che il Vangelo è “roba d’altri tempi”, “roba vecchia” che non tiene conto dell’avanzare dei tempi e delle nuove generazioni e culture. Non c’è nulla di più falso di queste affermazioni. Sopratutto oggi, nel nostro mondo così “civilizzato”, un mondo che ci trascina in un vortice di inquietudine. Abbiamo bisogno di tante cose…vestiti, cibo, telefonini, computer, macchine e…potrei continuare all’infinito. Ma dove finiscono tutte queste cose nel momento in cui il nostro cuore si ferma e del corpo mortale non resta che polvere? Ci affanniamo intorno alla materialità della vita, e non cogliamo i veri valori. Eppure Gesù ci dice di vivere tranquilli, perchè, Dio, nella sua infinita bontà non lascia i suoi figli morire di fame, non lascia che vadano nudi per strada. I gigli dei campi non lavorano e non filano. Eppure hanno dei vestiti bellissimi. Non contiamo noi, più dei fiori del campo? Dio non ha creato l’uomo a sua immagine e somiglianza? E crediamo che possa farci mancare qualcosa?

Dobbiamo solo avere più fede e più amore……

mercoledì 6 aprile 2011

Video Commento di Padre Livio al Messaggio del 2 Aprile 2011 a Mirjana

martedì 5 aprile 2011

Preghiera e Coroncina a San Vincenzo Ferreri


San Vincenzo Ferreri
(23 Gennaio 1350 - 5 Aprile 1419)


"Coroncina a San Vincenzo Ferreri"

1. Glorioso Vincenzo Ferreri, ti prego, per il Dono di Sapienza che hai avuto dallo Spirito Santo, di impetrarmi la grazia di salvarmi. Gloria al Padre…..

2. Glorioso Vincenzo Ferreri, ti prego, per il Dono di Intelletto che hai avuto dallo Spirito Santo, di impetrarmi la grazia di comprendere le ispirazioni che mi giungono da Dio. Gloria al Padre….

3. Glorioso Vincenzo Ferreri, ti prego, per il Dono di Consiglio che hai ricevuto dallo Spirito Santo, di impetrarmi la grazia di camminare secondo consigli evangelici. Gloria al Padre….

4. Glorioso Vincenzo Ferreri, ti prego, per il Dono della Scienza che hai avuto dallo Spirito Santo, di impetrarmi la grazia di essere forte contro i miei nemici spirituali e di sopportare con pazienza le difficoltà della vita. Gloria al Padre….

5. Glorioso Vincenzo Ferreri, ti prego, per il Dono della Scienza che hai avuto dallo Spirito Santo, di impetrarmi la grazia di conoscere e usare le realtà del mondo ponendo sempre Dio al primo posto. Gloria al Padre...


"Preghiera a San Vincenzo Ferreri"

O Glorioso Apostolo e Taumaturgo San Vincenzo Ferreri, vero Angelo dell’Apocalisse e nostro potente Protettore, accogliete le nostre umili preghiere e fate discendere su di noi l’abbondanza dei divini favori. Per quell’amore di cui avvampò il vostro cuore, otteneteci dal Padre delle misericordie: prima di tutto il perdono dei nostri numerosi peccati, poi la stabilità nella fede e la perseveranza nelle opere buone, sicchè vivendo da ferventi cristiani, siamo fatti sempre più degni del vostro patrocinio. Degnatevi di estendere questo patrocinio anche ai nostri interessi temporali, conservandoci la nostra salute corporale, o risanandoci dalle malattie, benedicendo le nostre campagne dalla grandine e dalle tempeste, tenendo lontano da noi ogni infortunio; onde provvisti a sufficienza degli aiuti terreni, con cuore più libero attendiamo alla ricerca degli eterni beni. Così favoriti da voi, vi saremo sempre più devoti e potremo giungere un giorno ad amare, lodare e benedire con voi Iddio nella patria celeste per tutti i secoli. Così sia.

sabato 2 aprile 2011

Messaggio della Madonna di Medjugorje del 2 Aprile 2011 a Mirjana

«Cari figli, con amore materno desidero aprire il cuore di ciascuno di voi ed insegnarvi l’unione personale con il Padre. Per accettare questo dovete comprendere che siete importanti per Dio e che Egli vi chiama singolarmente. Dovete comprendere che la vostra preghiera è il dialogo di un figlio con il Padre, che è l’amore la via per la quale dovete incamminarvi, l’amore verso Dio e verso il vostro prossimo. Questo è, figli miei, un amore che non ha confini, è un amore che nasce nella verità e va fino in fondo. Seguitemi, figli miei, affinché anche gli altri, riconoscendo la verità e l’amore in voi, vi seguano. Vi ringrazio!».

La Madonna ha invitato ancora una volta alla preghiera per i nostri pastori. Ha detto: «Essi hanno un posto particolare nel mio Cuore, essi rappresentano mio Figlio».

Apparizione della Madonna alla Veggente Mirijana Dragicevic il 2 Aprile 2011 a Medjugorje

venerdì 1 aprile 2011

In Ricordo Di Giovanni Paolo II

"Non Abbiate Paura"
Aprite, Anzi, Spalancate Le Porte a Cristo.

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in ricordo del sesto anniversario dalla morte di Giovanni Paolo II, che possa essere nei vostri cuori, come lo e nel mio, che lui ci protegga, e che ci stia vicino, dall'alto dei cieli.

"Ciao Padre"