t

lunedì 31 dicembre 2012

Buon Anno 2013


Buon Anno 2013 Che Sia Un'Altro Anno Di Un Continuo Cammino Insieme Verso La Santita'

Tanti Auguri a Tutti
Gruppo Famiglia

sabato 29 dicembre 2012

Apparizione avuta da Ivan, venerdì 28 Dicembre 2012, sul Podbrdo, alle ore 22:00


Apparizione avuta da Ivan, venerdì 28 Dicembre 2012, sul Podbrdo, alle ore 22:00. Ecco le parole di Ivan:

«Desidero descrivere brevemente l'incontro di stasera con la Madonna con queste parole che io ho, perché descrivere l'incontro con la Madonna è molto difficile, poiché ogni parola è povera per poter descrivere a parole la bellezza di questo incontro e, in particolare, è veramente molto difficile descrivere l'amore della Madre. Perciò desidero dirvelo con queste parole che io ho, nel modo più breve e più semplice. Anche stasera la Madonna è venuta a noi molto gioiosa e felice. All'inizio ci ha salutato tutti col suo consueto materno saluto: "Sia lodato Gesù, cari figli miei!".Poi la Madonna ha pregato qui su tutti noi per un tempo prolungato con le mani distese e ha pregato in particolare su voi malati presenti. Poi la Madonna ha detto:

"Cari figli, anche oggi desidero invitarvi alla gioia, vi invito di nuovo alla gioia. Nello stesso tempo, vi invito alla responsabilità. Cari figli, accogliete responsabilmente i miei messaggi e vivete i miei messaggi, perché, vivendo i miei messaggi, desidero condurvi a mio Figlio. In tutti questi anni in cui sono insieme a voi, il mio dito è rivolto verso mio Figlio, verso Gesù, perché desidero condurvi tutti a Lui. Perciò, anche nei prossimi giorni, la vostra domanda sia - io vi pongo questa domanda: "Che cosa posso fare perché il mio cuore sia più vicino a Gesù?". Che questa domanda vi guidi. Dite a voi stessi: "Che cosa devo lasciare? Che cosa devo rifiutare, perché il mio cuore sia più vicino a Gesù?". Pregate, cari figli! Io pregherò per tutti voi, affinché la vostra risposta nei vostri cuori sia: "Sì, desidero essere più vicino a Gesù!". Grazie, cari figli, perché anche oggi avete risposto alla mia chiamata e avete detto sì".
Poi io ho raccomandato tutti voi, tutti i vostri bisogni, le vostre intenzioni, le vostre famiglie e, in particolare, gli ammalati. Poi la Madonna ha continuato a pregare per un tempo in particolare per i sacerdoti e per le vocazioni nella Chiesa. Poi la Madonna se n'è andata in preghiera, se n'è andata nel segno della luce e della croce, col saluto: "Andate in pace, cari figli miei!". Grazie!»

Preghiera A Sant'Emidio


Preghiera A Sant'Emidio

(Sant'Emidio, Protettore Contro il Terremoto)

Sant'Emidio, apostolo e martire della fede,
accogli benigno la preghiera che fiduciosi ti rivolgiamo.

Intercedi per noi presso il Signore affinchè,
a tua imitazione, la nostra fede,
vivificata dalle opere,
sia testimonianza di filiale amore a Dio
e di fraterna carità per il prossimo.

Spronàti dal tuo esempio,
promettiamo di vivere
col cuore staccato dai beni della terra
e disposti a sacrificare tutto
pur di restare fedeli a Dio e alla Chiesa.

Estendi su di noi,
sulle nostre famiglie
e sulla nostra città e diocesi
la tua protezione affinchè,
preservati dal terremoto e da ogni altro flagello
possiamo trascorrere una vita quieta e tranquilla,
tutta intesa a dare gloria a Dio
e a rendere più sicura la salvezza delle nostre anime.

Sant'Emidio prega per noi!

Padre Nostro

Gloria al Padre

lunedì 24 dicembre 2012

Auguri di Buon Natale


L'Angelo entrando da Lei disse: Ti saluto o piena di grazia, il Signore è con te. Ecco concepirai un Figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù.

L'attesa delle festività natalizie sia per tutti noi, vicini e lontani di tutti i paesi del mondo, occasione per una buona preparazione alla venuta del Signore. Auguro a tutti di nutrire sentimenti di condivisione, generosità e aiuto verso il prossimo, chiunque esso fosse. Non ci lasciamo ingannare dal pregiudizio, il nostro ostacolo più grande alla solidarietà e all'amore verso tutti. Restiamo uniti nel pensiero, arricchiamo di significato ogni giorno che scorre, affinchè ogni istante della nostra vita diventi prezioso e si accresca di valore. Mettiamoci qualche volta all'ultimo posto, dando la precedenza alle persone più umili. Viviamo nella pace. Preghiamo per la PACE. Adoperiamoci per costruire la PACE, a partire dalle nostre famiglie.

Buon Natale a Tutti
"Gruppo Famiglia"

domenica 23 dicembre 2012

Preghiera Insegnata Dalla Madonna Per Liberare Le Anime Dal Purgatorio


Preghiera Insegnata Dalla Madonna Per Liberare Le Anime Dal Purgatorio

Santa Madre di Dio, Corredentrice del mondo,
prega per noi.


Maria Vergine rivelò alla veggente polacca Anna di Ohlau questa grande promessa: “Chi prega con riverenza ed amore questa giaculatoria, può liberare mille anime dal Purgatorio”.

venerdì 21 dicembre 2012

Il Papa All'Angelus 16 Dicembre 2012 «Settimo Comandamento Non Rubare»

Piazza San Pietro
III Domenica di Avvento, 16 Dicembre 2012

Il Papa All'Angelus 16 Dicembre 2012: «Settimo, Non Rubare»

Il monito di Benedetto XVI a chi ha responsabilità pubbliche
«Dolore e tristezza per le vittime di Newtown»

CITTA' DEL VATICANO – Settimo, non rubare. «La conversione comincia dall'onestà e dal rispetto degli altri: un'indicazione che vale per tutti, specialmente per chi ha maggiori responsabilità». Benedetto XVI commenta la lettura evangelica del giorno, sulla predicazione di Giovanni Battista, con un monito rivolto anzitutto a chi ha responsabilità pubbliche.

ABUSO DI POTERE - Il riferimento è alla risposta del Battista ai «pubblicani», e cioè agli esattori delle tasse per conto dei romani. «Già per questo i pubblicani erano disprezzati, e anche perché spesso approfittavano della loro posizione per rubare», spiega il Papa. «Ad essi il Battista non dice di cambiare mestiere, ma di non esigere nulla di più di quanto è stato fissato. Il profeta, a nome di Dio, non chiede gesti eccezionali, ma anzitutto il compimento onesto del proprio dovere. Il primo passo verso la vita eterna è sempre l'osservanza dei comandamenti; in questo caso il settimo: non rubare». Anche ai soldati, «categoria dotata di un certo potere e quindi tentata di abusarne», Giovanni dice: Non maltrattate e non estorcete niente a nessuno; accontentatevi delle vostre paghe».

GIUSTIZIA - Ma la prima risposta di Giovanni è rivolta alla folla e quindi riguarda tutti. «Chi ha due tuniche, ne dia una a chi non ne ha, e chi ha da mangiare, faccia altrettanto», dice il Battista. E Benedetto XVI commenta: «Qui possiamo vedere un criterio di giustizia, animato dalla carità. La giustizia chiede di superare lo squilibrio tra chi ha il superfluo e chi manca del necessario; la carità spinge ad essere attento all'altro e ad andare incontro al suo bisogno, invece di trovare giustificazioni per difendere i propri interessi». Insomma, «giustizia e carità non si oppongono, ma sono entrambe necessarie e si completano a vicenda».

ATTUALITA' – Il Papa fa notare la «grande concretezza» delle parole di Giovanni: «Dal momento che Dio ci giudicherà secondo le nostre opere, è lì, nei comportamenti, che bisogna dimostrare di seguire la sua volontà. E proprio per questo le indicazioni del Battista sono sempre attuali: anche nel nostro mondo così complesso, le cose andrebbero molto meglio se ciascuno osservasse queste regole di condotta».

NEWTOWN – Nei saluti in inglese, il pontefice ha espresso il suo dolore e «profonda tristezza» per la «violenza insensata» nella scuola di Newtown, in Connecticut: «Assicuro alle famiglie delle vittime la mia vicinanza nella preghiera, specialmente a coloro che hanno perso un bambino». E, invocando «abbondanti benedizioni», ha concluso: «Possa il Dio della consolazione toccare i loro cuori e dare sollievo al dolore».

martedì 11 dicembre 2012

Preghiera Di Santa Geltrude Per La Liberazione Di Mille Anime Dal Purgatorio


Preghiera Di Santa Geltrude Per La Liberazione Di Mille Anime Dal Purgatorio

Nostro Signore disse a Santa Geltrude la Grande, che la seguente preghiera libererebbe mille anime dal Purgatorio ogni volta che venga detta con amore.

La preghiera è stata poi estesa anche ai peccatori viventi.

Eterno Padre,
io offro il Preziosissimo Sangue del Tuo Divin Figlio Gesù,
in unione con le Messe dette in tutto il mondo oggi,
per tutte le Anime sante del Purgatorio,
per i peccatori di ogni luogo,
per i peccatori della Chiesa universale,
quelli della mia casa e dentro la mia famiglia.
Amen.

domenica 9 dicembre 2012

San Juan Diego Cuauhtlatoatzin 9 Dicembre


San Juan Diego Cuauhtlatoatzin 9 Dicembre

1474 Circa - Guadalupe, 1548

Nel dicembre 1531 la Madonna apparve a Guadalupe, in Messico, scegliendo come suo interlocutore un povero indio, Juan Diego, nato verso il 1474 e morto nel 1548, che p
rima di convertirsi al cattolicesimo portava un affascinante nome azteco, Cuauhtlotatzin, che sta a significare “colui che parla come un’aquila”. Cuauhtlotatzin fu tra i primi a ricevere il battesimo, nel 1524, all’eta’ di cinquant’anni, con il quale gli fu imposto il nuovo nome cristiano di Juan Diego, e con lui venne battezzata anche la moglie Malintzin, che prese a sua volta il nome di Maria Lucia. Rimasto vedovo dopo solo quattro anni di matrimonio, orientò tutta la sua vita a Dio. Dopo le apparizioni della S. Vergine sulla collina del Tepeyac visse santamente per 17 anni in una casetta che il vescovo Zumàrraga gli aveva fatto costruire a fianco della cappella eretta in onore della Vergine di Guadalupe. Giovanni Paolo II nel 1990 lo ha dichiarato beato, per proclamarlo infine santo nel 2002.

sabato 8 dicembre 2012

Solennità Dell'Immacolata Concezione Della Beata Vergine Maria...Benedetto XVI Angelus


Solennità Dell'Immacolata Concezione Della Beata Vergine Maria

Benedetto XVI 
Angelus

Piazza San Pietro
Sabato, 8 Dicembre 2012

Cari fratelli e sorelle!

A tutti voi, buona festa di Maria Immacolata! In questo Anno della fede vorrei sottolineare che Maria è l’Immacolata per un dono gratuito della grazia di Dio, che ha trovato, però, in Lei perfetta disponibilità e collaborazione. In questo senso ella è “beata” perché «ha creduto» (Lc 1,45), perché ha avuto una fede salda in Dio. Maria rappresenta quel «resto di Israele», quella radice santa che i profeti hanno annunciato. In lei trovano accoglienza le promesse dell’antica Alleanza. In Maria la Parola di Dio trova ascolto, ricezione, risposta, trova quel «sì» che le permette di prendere carne e venire ad abitare in mezzo a noi. In Maria l’umanità, la storia si aprono realmente a Dio, accolgono la sua grazia, sono disposte a fare la sua volontà. Maria è espressione genuina della Grazia. Ella rappresenta il nuovo Israele, che le Scritture dell’Antico Testamento descrivono con il simbolo della sposa. E san Paolo riprende questo linguaggio nella Lettera agli Efesini là dove parla del matrimonio e dice che «Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, per renderla santa, purificandola con il lavacro dell’acqua mediante la parola, e per presentare a se stesso la Chiesa tutta gloriosa, senza macchia né ruga o alcunché di simile, ma santa e immacolata» (5,25-27). I Padri della Chiesa hanno sviluppato questa immagine e così la dottrina dell’Immacolata è nata prima in riferimento alla Chiesa vergine-madre, e successivamente a Maria. Così scrive poeticamente Efrem il Siro: «Come i corpi stessi hanno peccato e muoiono, e la terra, loro madre, è maledetta (cfr Gen 3,17-19), così a causa di questo corpo che è la Chiesa incorruttibile, la sua terra è benedetta fin dall’inizio. Questa terra è il corpo di Maria, tempio nel quale un seme è stato deposto» (Diatessaron 4, 15: SC 121, 102).

La luce che promana dalla figura di Maria ci aiuta anche a comprendere il vero senso del peccato originale. In Maria, infatti, è pienamente viva e operante quella relazione con Dio che il peccato spezza. In lei non c’è alcuna opposizione tra Dio e il suo essere: c’è piena comunione, piena intesa. C’è un «sì» reciproco, di Dio a lei e di lei a Dio. Maria è libera dal peccato perché è tutta di Dio, totalmente espropriata per Lui. E’ piena della sua Grazia, del suo Amore.

In conclusione, la dottrina dell’Immacolata Concezione di Maria esprime la certezza di fede che le promesse di Dio si sono realizzate: che la sua alleanza non fallisce, ma ha prodotto una radice santa, da cui è germogliato il Frutto benedetto di tutto l’universo, Gesù, il Salvatore. L’Immacolata sta a dimostrare che la Grazia è capace di suscitare una risposta, che la fedeltà di Dio sa generare una fede vera e buona.
Cari amici, questo pomeriggio, com’è consuetudine, mi recherò in Piazza di Spagna, per l’omaggio a Maria Immacolata. Seguiamo l’esempio della Madre di Dio, perché anche in noi la grazia del Signore trovi risposta in una fede genuina e feconda.

Cari fratelli e sorelle!

A tutti voi, buona festa di Maria Immacolata! In questo Anno della fede vorrei sottolineare che Maria è l’Immacolata per un dono gratuito della grazia di Dio, che ha trovato, però, in Lei perfetta disponibilità e collaborazione. In questo senso ella è “beata” perché «ha creduto» (Lc 1,45), perché ha avuto una fede salda in Dio. Maria rappresenta quel «resto di Israele», quella radice santa che i profeti hanno annunciato. In lei trovano accoglienza le promesse dell’antica Alleanza. In Maria la Parola di Dio trova ascolto, ricezione, risposta, trova quel «sì» che le permette di prendere carne e venire ad abitare in mezzo a noi. In Maria l’umanità, la storia si aprono realmente a Dio, accolgono la sua grazia, sono disposte a fare la sua volontà. Maria è espressione genuina della Grazia. Ella rappresenta il nuovo Israele, che le Scritture dell’Antico Testamento descrivono con il simbolo della sposa. E san Paolo riprende questo linguaggio nella Lettera agli Efesini là dove parla del matrimonio e dice che «Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, per renderla santa, purificandola con il lavacro dell’acqua mediante la parola, e per presentare a se stesso la Chiesa tutta gloriosa, senza macchia né ruga o alcunché di simile, ma santa e immacolata» (5,25-27). I Padri della Chiesa hanno sviluppato questa immagine e così la dottrina dell’Immacolata è nata prima in riferimento alla Chiesa vergine-madre, e successivamente a Maria. Così scrive poeticamente Efrem il Siro: «Come i corpi stessi hanno peccato e muoiono, e la terra, loro madre, è maledetta (cfr Gen 3,17-19), così a causa di questo corpo che è la Chiesa incorruttibile, la sua terra è benedetta fin dall’inizio. Questa terra è il corpo di Maria, tempio nel quale un seme è stato deposto» (Diatessaron 4, 15: SC 121, 102).

La luce che promana dalla figura di Maria ci aiuta anche a comprendere il vero senso del peccato originale. In Maria, infatti, è pienamente viva e operante quella relazione con Dio che il peccato spezza. In lei non c’è alcuna opposizione tra Dio e il suo essere: c’è piena comunione, piena intesa. C’è un «sì» reciproco, di Dio a lei e di lei a Dio. Maria è libera dal peccato perché è tutta di Dio, totalmente espropriata per Lui. E’ piena della sua Grazia, del suo Amore.

In conclusione, la dottrina dell’Immacolata Concezione di Maria esprime la certezza di fede che le promesse di Dio si sono realizzate: che la sua alleanza non fallisce, ma ha prodotto una radice santa, da cui è germogliato il Frutto benedetto di tutto l’universo, Gesù, il Salvatore. L’Immacolata sta a dimostrare che la Grazia è capace di suscitare una risposta, che la fedeltà di Dio sa generare una fede vera e buona.
Cari amici, questo pomeriggio, com’è consuetudine, mi recherò in Piazza di Spagna, per l’omaggio a Maria Immacolata. Seguiamo l’esempio della Madre di Dio, perché anche in noi la grazia del Signore trovi risposta in una fede genuina e feconda.

Dopo l'Angelus

Cari fratelli e sorelle,

desidero anzitutto assicurare la mia vicinanza alle popolazioni delle Filippine colpite nei giorni scorsi da un violento uragano. Prego per le vittime, per le loro famiglie e per i numerosi sfollati. La fede e la carità fraterna siano la forza per affrontare questa difficile prova.

En célébrant la solennité de l’Immaculée Conception, chers pèlerins francophones nous fêtons la splendeur du dessein de l’amour de Dieu qui, en Jésus, est né de Marie pour nous sauver du péché. La Vierge s’est remise totalement à celui qui l’a créée. Comme elle, celui qui se tourne vers Dieu trouve la liberté véritable, il devient véritablement lui-même et grand ! Saluons en Marie la beauté et la pureté à laquelle nous sommes tous appelés. Qu’elle nous apprenne à croire en Dieu qui nous dit toujours : « Sois sans crainte ! » Puisse cette fête fortifier notre foi ! Avec ma bénédiction.

I greet all the English-speaking visitors present at this Angelus prayer. Today, with joyful hearts, we celebrate the Immaculate Conception of the Blessed Virgin Mary. Through her powerful intercession, may the Lord grant us the grace to reject sin and persevere in the grace of baptism.  I wish you a happy feast day and invoke upon you and your families God’s abundant blessings!

Herzlich grüße ich die Pilger und Besucher deutscher Sprache. Zum Hochfest der Empfängnis Marias sage ich euch allen ein herzliches „Grüß Gott“. Der Herr offenbart uns in Maria, daß er in seinem göttlichen Wirken auf die Mitarbeit seiner Geschöpfe zählt. Maria ist bereit, ihren Teil zur Menschwerdung des Gottessohns beizutragen. „Mir geschehe, wie du es gesagt hast“ (Lk 1,38), antwortet sie, als der Engel ihr den Willen Gottes verkündet. Dieser Wille übersteigt die Kraft eines Menschen. Wir können ihm nur folgen, wenn wir uns im Glauben Gott anvertrauen, uns durch die schöpferische Kraft seiner Liebe umwandeln lassen zu neuen Menschen. Die selige Jungfrau Maria soll uns ein Vorbild sein und Fürsprecherin, damit wir den Willen Gottes in unserem Leben erkennen und danach handeln. Euch und euren Familien wünsche ich einen gesegneten Feiertag!

Saludo con afecto a los peregrinos de lengua española que participan en esta oración mariana. Celebramos hoy la Solemnidad de la Virgen Inmaculada, preservada de toda mancha de pecado original. Es una fiesta en la que reconocemos que María Santísima, la toda hermosa, ha sido desde el primer momento de su existencia envuelta por el amor del Padre, colmada por la gracia del Hijo y cubierta con la sombra del Espíritu Santo. Encomiendo a Ella, al tenerla como ejemplo de gracia y modelo de santidad, los anhelos y buenos deseos que infunde en nosotros este tiempo de Adviento. Muchas gracias.

Pozdrawiam wszystkich Polaków. W adwentowym czasie oczekiwania na przyjscie Pana towarzyszy nam Maryja niepokalanie poczeta. Sam Bóg zachowal Ja od zmazy grzechu i obdarzyl pelnia laski, aby byla godnym mieszkaniem Jego Syna. Oddajemy dzis chwale Tej, która odpowiadajac na Boze wezwanie dala doskonaly wzór wspólpracy z Jego laska. Niech Bóg wam blogoslawi!

[Saluto tutti i polacchi. Nel tempo dell’Avvento, in attesa della venuta del Signore, ci accompagna Maria Immacolata. Dio stesso l’ha preservata da ogni macchia di peccato e le ha donato la pienezza della grazia per renderla dimora degna del suo Figlio. Oggi glorifichiamo Colei che, rispondendo alla chiamata di Dio, ha dato un perfetto esempio di cooperazione con la grazia. Dio vi benedica!]

Benedico tutti i soci dell’Azione Cattolica Italiana, che oggi rinnovano la loro adesione e la decisione di rispondere alla chiamata alla santità e alla corresponsabilità con i Pastori nella nuova evangelizzazione. Maria vi sostenga e vi accompagni!
Saluto con affetto i pellegrini di lingua italiana, in particolare  gli aderenti al Movimento Cristiano Lavoratori. Saluto il gruppo di preghiera dell’Istituto Dermopatico dell’Immacolata di Roma, nel giorno della Patrona. Desidero rivolgere l’auspicio che possano trovare soluzione i problemi che affrontano varie Istituzioni sanitarie cattoliche. Buona festa a tutti voi. Grazie!

Apparizione della Madonna alla Veggente Mirjana 2 Dicembre 2012 a Medjugorje


domenica 2 dicembre 2012

Messaggio Della Madonna Di Medjugorje Dato Alla Veggente Mirjana il 2 Dicembre 2012


Messaggio Della Madonna Di Medjugorje Dato Alla Veggente Mirjana il 2 Dicembre 2012

"Cari figli, con materno amore e materna pazienza vi invito di nuovo a vivere secondo mio Figlio, a diffondere la sua pace ed il suo amore, ad accogliere con tutto il cuore, come miei apostoli, la verità di Dio ed a pregare lo Spirito Santo affinché vi guidi. Allora potrete servire fedelmente mio Figlio e, con la vostra vita, mostrare agli altri il suo amore. Per mezzo dell'amore di mio Figlio e del mio amore, io, come Madre, cerco di portare nel mio abbraccio materno tutti i figli smarriti e di mostrare loro la via della fede. Figli miei, aiutatemi nella mia lotta materna e pregate con me affinché i peccatori conoscano i loro peccati e si pentano sinceramente. Pregate anche per coloro che mio Figlio ha scelto e consacrato nel suo Nome. Vi ringrazio".

martedì 27 novembre 2012

Marija Pavlovic Comunica a Radio Maria il Messaggio Che ha Ricevuto Dalla Madonna il 25 Novembre 2012



domenica 25 novembre 2012

Messaggio Della Regina Della Pace a Marija Pavlovic il 25 Novembre 2012

 
Messaggio Della Regina Della Pace a Marija Pavlovic il 25 Novembre 2012

"Cari figli In questo tempo di grazia vi invito tutti a rinnovare la preghiera. Apritevi alla Santa confessione perchè ognuno di voi accetti col cuore la mia chiamata. Io sono con voi e vi proteggo dall'abisso del peccato e voi dovete aprirvi alla via della conversione e della santità perchè il vostro cuore arda d'amore per Dio. Dategli il tempo e Lui si donerà a voi, e così nella volontà di Dio scoprirete l'amore e la gioia della vita. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”

giovedì 22 novembre 2012

Colletta Alimentare 24 Novembre 2012


Anche quest’anno, l’ultimo sabato di novembre la Fondazione Banco Alimentare organizza la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare. Sabato 
 24 Novembre 2012 


Le ragioni del gesto, per un dialogo con tutti:

La crisi continua a cambiare la vita di molte persone. L’unica possibilità è
sopravvivere, sperando che tutto prima o poi passi? Perché riproporre
proprio oggi la Colletta Alimentare? Che novità ci attendiamo?

Anche dentro le difficoltà, io esisto e non mi sto dando la vita da solo,
sono fatto e voluto in questo istante da Dio: questo, come disse
don Giussani, “è il tempo della persona”. Solo la riscoperta di questo rapporto
originario permette di vivere ogni cosa da uomini: perché tutto è
occasione per incontrare Chi mi sta dando la vita ora. Questa è la novità
che attendiamo: poterLo incontrare ancora.

Per questo ti invitiamo a partecipare insieme alla Giornata Nazionale della
Colletta Alimentare: fare la spesa per chi ha più bisogno.





martedì 20 novembre 2012

Come Combattere La Battaglia !!!


Come Combattere La Battaglia ? San Paolo Ci Dà Importanti Indicazioni:

“State dunque ben fermi, cinti i fianchi con la verità, rivestiti della corazza della giustizia, e avendo come calzatura ai piedi lo zelo per propagare il vangelo della pace. Tenete dunque in mano lo scudo della fede, con il quale potete spegnere tutti i dardi infuocati del maligno; prendete l’elmo della salvezza e la spada dello Spirito, cioè la parola di Dio. Pregate inoltre incessantemente con ogni sorta di preghiere e di suppliche nello Spirito” (Ef 6,14-18)

domenica 18 novembre 2012

Angelus Papa Benedetto XVI Del 18 Novembre 2012

Il Papa: "Serve Riferimento Stabile Per Contrastare Guerre e Calamità"

All'Angelus Benedetto XVI ha spiegato come Gesù non sia un veggente e la speranza cristiana sia la risposta al relativismo

«Cari amici - ha detto il Papa all’Angelus, riferendosi all’attualità - anche nei nostri tempi non mancano calamità naturali, e purtroppo nemmeno guerre e violenze. Anche oggi - ha proseguito -  abbiamo bisogno di un fondamento stabile per la nostra vita e la nostra speranza, tanto più a causa del relativismo in cui siamo immersi. Maria madre di Gesù ci aiuti ad accogliere questo centro nella Persona di Cristo e nella sua Parola»

Gesù non è un «veggente» e se parla della fine del mondo lo fa, rimarca il Papa, per dare una «chiave di lettura essenziale» sul destino dell’uomo.

Anche quando usa espressioni come «il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno», ha spiegato Benedetto XVI durante l’Angelus recitato dalla finestra del suo studio su piazza San Pietro davanti ad alcune migliaia di persone,  Gesù «non descrive la fine del mondo, e quando usa immagini apocalittiche, non si comporta come un veggente».

Papa Ratzinger spiegava il brano del  Vangelo di Marco che si legge oggi in tutte le chiese cattoliche del mondo, in cui c’è un discorso «escatologico» di Cristo, che spiega «gli ultimi tempi».

«Al contrario, - ha proseguito Benedetto XVI dopo aver ricordato che Gesù non è un veggente - . Egli vuole sottrarre i suoi discepoli di ogni epoca alla curiosità per le date, le previsioni, e vuole invece dare loro una chiave di lettura profonda, essenziale, e soprattutto indicare la via giusta su cui camminare, oggi e domani, per entrare nella vita eterna».

«Tutto passa - ci ricorda il Signore -, ma la Parola di Dio non muta, e di fronte ad essa ciascuno di noi è responsabile del proprio comportamento. In base a questo saremo giudicati».


(Chiamati alla Santità)

La figura della beata Maria Crescencia Perez, religiosa della Congregazione delle Figlie di Maria Santissima dell’Orto, elevata ieri all’onore degli altari, a Pergamino, in Argentina, è stata ricordata oggi dal Papa dopo l’Angelus. «Vissuta nella prima parte del secolo scorso - ha ricordato Benedetto XVI - è modello di dolcezza evangelica animata dalla fede. Lodiamo il Signore per la sua testimonianza». Una suora che «aveva il cuore in cielo», ha definito la nuova beata il cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, che ha presieduto il rito.

giovedì 15 novembre 2012

La Beatificazione di Don Oreste Benzi : il Testo Della Richiesta

                              
                                La Beatificazione di Don Oreste Benzi : il Testo Della Richiesta

Durante la celebrazione eucaristica conclusiva della due giorni di incontri dedicata a don Benzi, il responsabile generale della Comunità Papa Giovanni XXIII, Giovanni Ramonda ha chiesto, con una lettera al Vescovo di Rimini, l'apertura del processo di beatificazione per il fondatore della Comunità.

Sabato 27 ottobre, durante la celebrazione eucaristica conclusiva del convegno "Don Oreste Benzi, testimone e profeta per le sfide del nostro tempo", il responsabile generale della Comunità Papa Giovanni XXIII Giovanni Ramonda ha chiesto con una lettera al Vescovo di Rimini Monsignor Lambiasi l'apertura del processo di beatificazione per il fondatore della Comunità, don Oreste Benzi.

Ne riportiamo il testo.
"A Mons. Francesco Lambiasi
Vescovo della diocesi di Rimini

Eccellenza Reverendissima,
è ormai imminente la ricorrenza del quinto anniversario del “dies natalis “ di don Oreste Benzi sacerdote della diocesi di Rimini e fondatore della Comunità Papa Giovanni XXIII definito dal santo padre Benedetto XVI “ infaticabile apostolo della carità”.
Don Oreste ha testimoniato un amore smisurato per i poveri, vivendo da povero e facendo dell’unione con Dio una dimensione di vita, un modo di essere, attingendo alla celebrazione dell’Eucarestia e alla preghiera semplice e continua la totale donazione per i fratelli.
Ha proposto un incontro simpatico con Cristo ai giovani nella condivisione con gli ultimi e ha dimostrato il suo amore alla Chiesa in una continua comunione con i suoi pastori e il successore di Pietro.
Con la tonaca lisa ha percorso le strade del mondo per annunciare Gesù vivo, l’unico salvatore del mondo e come missionario ha aperto centinaia di comunità dove i piccoli ed i poveri hanno trovato una famiglia che li ama.
Pertanto, quale Responsabile Generale della Comunità Papa Giovanni XXIII, sono qui a chiedere, a nome anche di tanti fedeli e pastori del popolo di Dio, di valutare di aprire secondo i modi e tempi consentiti la causa di beatificazione di don Oreste Benzi perché questa testimonianza luminosa possa essere di sostegno per la diffusione del Vangelo nel mondo contemporaneo.
Affido questa richiesta a Maria madre e fiducia nostra e madre dei poveri a cui don Oreste sovente ricorreva.

Giovanni Paolo Ramonda
Responsabile Generale Associazione Papa Giovanni XXIII

 http://www.apg23.org/

martedì 13 novembre 2012

Padre Gabriele Amorth


Lo scienziato è solo uno scopritore di qualcosa che Dio ha già creato.

Padre Gabriele Amorth

domenica 11 novembre 2012

Preghiera a San Giuseppe Moscati


Preghiera a San Giuseppe Moscati

O San Giuseppe Moscati,
medico e scienziato insigne,
che nell'esercizio della professione
curavi il corpo e lo spirito dei tuoi pazienti,
guarda anche noi
che ora ricorriamo con fede alla tua intercessione.
Donaci sanità fisica e spirituale
e ancora una volta sii il dispensatore
dei favori divini.
Allevia le pene dei sofferenti,
da' conforto agli ammalati,
consolazione agli afflitti,
speranza agli sfiduciati.
I giovani trovino in te un modello,
i lavoratori un esempio,
gli anziani un conforto,
i moribondi la speranza del premio eterno.
Sii per tutti noi guida sicura di laboriosità,
onestà e carità,
affinché adempiamo cristianamente i nostri doveri
e diamo gloria a Dio nostro Padre.
Così sia.

venerdì 9 novembre 2012

Apparizione della Madonna alla Veggente Mirjana Dragicevic il 2 Novembre 2012 a Medjugorje


Confessione


“Quelli che si accostano al sacramento della Penitenza ricevono dalla misericordia di Dio il perdono delle offese fatte a lui e insieme si riconciliano con la Chiesa, alla quale hanno inflitto una ferita col peccato e che coopera alla loro conversione con la carità, l’esempio e la preghiera”.

martedì 6 novembre 2012

Video L'uragano Sandy a New York Spazza Tutto Tranne La Madonna

domenica 4 novembre 2012

L’uragano Sandy a New York Spazza Tutto Tranne la Madonna


“L’uragano Sandy a New York Spazza Tutto Tranne la Madonna”.

Incredibile questa immagine della Vergine Maria che è rimasta intatta al passaggio della tempesta chiamata “Sandy” il 30 Ottobre 2012 nella zona di Breezy Poin del quartiere Qeens a New York. Gli abitanti sono rimasti esterrefatti dell’accaduto !!!

venerdì 2 novembre 2012

Messaggio della Madonna alla Veggente Mirjana Dragicevic il 2 Novembre 2012 a Medjugorje


  Messaggio della Madonna alla Veggente Mirjana Dragicevic il 2 Novembre 2012 a Medjugorje

"Cari figli, come Madre vi prego di perseverare come miei apostoli. Prego mio Figlio affinché vi dia la sapienza e la forza divina. Prego affinché valutiate tutto attorno a voi secondo la verità di Dio e vi opponiate fortemente a tutto quello che desidera allontanarvi da mio Figlio. Prego affinché testimoniate l'amore del Padre Celeste secondo mio Figlio. Figli miei, vi è data la grande grazia di essere testimoni dell'amore di Dio. Non prendete alla leggera la responsabilità a voi data. Non affliggete il mio Cuore materno. Come Madre desidero fidarmi dei miei figli, dei miei apostoli. Attraverso il digiuno e la preghiera mi aprite la via affinché preghi mio Figlio di essere accanto a voi ed affinché attraverso di voi il Suo Nome sia santificato. Pregate per i pastori, perché niente di tutto questo sarebbe possibile senza di loro. Vi ringrazio".

giovedì 1 novembre 2012

La Bellezza Di Essere Santi, 1° Novembre Festa Di Tutti i Santi

La Bellezza Di Essere Santi, 1° Novembre Festa Di Tutti i Santi

In Ordine Da Sinistra Verso Destra e Dall’Alto Verso il Basso:

Beata Chiara “Luce” Badanohttp://www.chiaraluce.orghttp://www.chiaralucebadano.it – Uno splendido disegno - Io ho tutto: i 18 anni di Chiara Luce

Giulia Gabrielihttp://www.congiulia.com – Biografia – Una sua bellissima testimonianza- Il sorriso senza fine di Giulia

Chiara Corbellahttp://www.chiaracorbella.it/ – Biografia – Testimonianza – Funerale – Ho bisogno di te

Giovanna Rita Di Maria (Kiri): http://giovannadimaria.altervista.org – Giovanna Rita Di María, Kiri: L’angelo che ha visitato la terra

Servo di Dio Carlo Acutis: http://www.carloacutis.com/ – “L’Eucaristia é la mia autostrada per il Cielo”

Serva di Dio Alexia Gonzáles-Barros: http://www.alexiagb.org/ – Biografia

Sonia Cutrona: Biografia

Servo di Dio Alberto Michelotti: http://www.albertoecarlo.it/ – Biografia di Alberto -  Insieme possiamo! Documentario su Alberto Michelotti e Carlo Grisolia

Servo di Dio Carlo Grisoliahttp://www.albertoecarlo.it/ – Biografia di Carlo – Insieme possiamo! Documentario su Alberto Michelotti e Carlo Grisolia

Santa Gemma Galgani: http://www.santagemma.org – Diario di Santa Gemma Galgani

Beato Piergiorgio Frassati: http://www.piergiorgiofrassati.org -

Anne de Guignéhttp://www.annedeguigne.fr – Biografia -

Servo di Dio Nicola D’Onofrio: La sua vita – La vita del servo di Dio Nicola D’Onofrio

Serva di Dio Santa Scorese: http://www.santascorese.it/ – Santa Scorese – Chiara Luce Badano, Giulia Gabrieli, Santa Scorese a Sulla via di Damasco

Serva di Dio Sandra Sabattini: Biografia – La vita di Sandra Sabattini

mercoledì 31 ottobre 2012

La Diocesi Contro Halloween 31 Ottobre 2012

La Diocesi Contro Halloween 31 Ottobre 2012
"Halloween? No Grazie!", la Pastorale Giovanile sceglie la luce dei Santi“


La diocesi contro Halloween 31 ottobre 2012
Un "NO" forte e chiaro per Halloween, dal responsabile del Servizio di Pastorale Giovanile - Universitario - Vocazionale della diocesi di Salerno Campagna Acerno, don Michele Del Regno“

La diocesi contro Halloween 31 ottobre 2012

In molti si preparano ad indossare cappelli da strega ed accessori macabri per la festa di Halloween di stasera che, però, proprio non convince la diocesi ed una larga fetta di famiglie salernitane. Dietro le zucche e il gusto dell'horror vissuto da molti giovani come una delle tante occasioni per divertirsi trascorrendo una serata diversa, infatti, esiste anche altro che la Chiesa non intende ignorare.

La Pastorale Giovanile, in particolare, aderisce ad "Holyween: un Santo su ogni porta", iniziativa lanciata cinque anni fa dalle Sentinelle del Mattino che, durante questa notte, propongono di appendere grandi immagini di Santi sulle porte delle case, delle parrocchie, alle finestre e ai balconi, in modo da tappezzare la città, promuovendo un modo di vivere la vigilia del 1° novembre, alternativo alla ricorrenza monopolizzata dalle zucche.

Ad illustrare le ragioni della contrarietà della Chiesa ad Halloween, dunque, il responsabile del Servizio di Pastorale Giovanile - Universitario - Vocazionale della diocesi di Salerno Campagna Acerno, don Michele Del Regno: "Il 31 ottobre è una data importante nella cultura celtica e nel satanismo. E' la data del quarto sabba, detto delle streghe, quello in cui si celebra la sconfitta del sole, l'arrivo del freddo, l'infertilità della natura, la morte, gli spiriti della notte e della distruzione. Abbiamo davvero voglia di festeggiare tutto questo? - domanda don Michele - La festa di Halloween ci introduce, con un approccio giocoso, alla mentalità macabra e occultista. Primo motivo per non festeggiare è perchè noi, come dice San Paolo agli Efesini (5,8) Se un tempo eravate tenebra, ora siete luce nel Signore, comportatevi perciò come i figli della luce".

"Invitiamo a non festeggiare perchè noi miriamo a far crescere nei giovani una sana criticità e a non essere superficiale; bisogna essere intelligenti, ovvero scendere in profondità per capire il senso e il significato di ogni cosa, in special modo la festa di Halloween,e poi, liberamente, scegliere - continua don Michele - Questa festa l'ho sempre vista come una bella opportunità per tutti noi cristiani per rispolverare la conoscenza dei veri amici che Dio ci ha donato: i Santi". Motivo per cui, don Michele plaude all'iniziativa delle Sentinelle del Mattino, sottolineando, al contempo, quanto importante sia "far comprendere che non sempre è una buona scelta seguire la mentalità denigrante e commerciale del contesto sociale, che ha, quasi sempre, come scopo quello di usare e manipolare le persone"

"Citando a gran voce lo slogan "Non zucche vuote ma teste piene", quindi, la Pastorale Giovanile invita i giovani e le famiglie a puntare i riflettori sui Santi, vivendo una vigilia di luce, piuttosto che una notte al sapor dell' horror.“

martedì 30 ottobre 2012

Banco Alimentare



Oggi, in Italia, vivono 3 milioni di persone in stato di povertà alimentare e il loro numero è destinato ad aumentare. Un milione e trecentomila sono bambini e anziani e poi: famiglie, giovani, disoccupati, genitori separati; sono i nostri vicini. Circa 6 milioni* di tonnellate di eccedenze di cibo ancora buono per il consumo umano vengono “inevitabilmente” prodotte dalla filiera agro-alimentare (per un valore di 12,3 miliardi di euro) e destinate a divenire rifiuti, ovvero sprecate. La Rete Banco Alimentare, dal 1989, ha come mission quella di “salvare” quotidianamente le eccedenze alimentari recuperando quei prodotti che per ragioni di mercato non possono più essere venduti per ridistribuirli gratuitamente a strutture caritative (sono oltre 8.600 e assistono 1.700.000 persone ogni giorno) che offrono aiuto continuativo ai poveri in Italia.

domenica 28 ottobre 2012

Santi Simone e Giuda Apostoli 28 Ottobre


Santi Simone e Giuda Apostoli
 
28 Ottobre

Il primo era soprannominato Cananeo o Zelota, e l’altro, chiamato anche Taddeo, figlio di Giacomo. Nei vangeli i loro nomi figurano agli ultimi posti degli elenchi degli apostoli e le notizie che ci vengono date su di loro sono molto scarse. Di Simone sappiamo che era nato a Cana ed era soprannominato lo zelota, forse perché aveva militato nel gruppo antiromano degli zeloti. Secondo la tradizione, subì un martirio particolarmente cruento. Il suo corpo fu fatto a pezzi con una sega. Per questo è raffigurato con questo attrezzo ed è patrono dei boscaioli e taglialegna. L’evangelista Luca presenta l’altro apostolo come Giuda di Giacomo. I biblisti sono oggi divisi sul significato di questa precisazione. Alcuni traducono con fratello, altri con figlio di Giacomo. Matteo e Marco lo chiamano invece Taddeo, che non designa un personaggio diverso. È, invece, un soprannome che in aramaico significa magnanimo. Secondo san Giovanni, nell’ultima cena proprio Giuda Taddeo chiede a Gesù: «Signore, come è accaduto che devi manifestarti a noi e non al mondo?». Gesù non gli risponde direttamente, ma va al cuore della chiamata e della sequela apostolica: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui». L’unica via per la quale Dio giunge all’uomo, anzi prende dimora presso di lui è l’amore. Non è a caso che la domanda venga da Giuda. Il suo cuore magnanimo aveva, probabilmente, intuito la risposta del Maestro. Come Simone, egli è venerato come martire, ma non conosciamo le circostanze della sua morte. Secondo gli Atti degli Apostoli, però, sappiamo che gli apostoli furono testimoni della resurrezione, e questa è la gloria maggiore dell’apostolo e di ogni discepolo di Gesù.

venerdì 26 ottobre 2012

Messaggio Della Madonna Di Medjugorje Dato Alla Veggente Marija il 25 Ottobre 2012


Messaggio Della Madonna Di Medjugorje Dato Alla Veggente Marija il 25 Ottobre 2012

Cari figli! Anche oggi vi invito a pregare per le mie intenzioni. Rinnovate il digiuno e la preghiera perché satana è astuto e attira molti cuori al peccato e alla perdizione. Io vi invito figlioli alla santità e a vivere nella grazia. Adorate mio Figlio affinché Lui vi colmi con la Sua pace e il Suo amore ai quali anelate. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

giovedì 25 ottobre 2012

Benedizione Del Santo Padre Benedetto XVI Ai Partecipanti Della Fiaccolata Promossa Dall'Azione Cattolica Italiana


Apertura Dell'anno Della Fede

Benedizione Del Santo Padre Benedetto XVI
Ai Partecipanti Della Fiaccolata
Promossa Dall'Azione Cattolica Italiana

Dalla finestra dello studio privato - Palazzo Apostolico
Giovedì, 11 ottobre 2012

Cari Fratelli e Sorelle,
buona sera a tutti voi e grazie per essere venuti. Grazie anche all’Azione Cattolica italiana che ha organizzato questa fiaccolata.

Cinquant’anni fa, in questo giorno, anche io sono stato qui in Piazza, con lo sguardo verso questa finestra, dove si è affacciato il buon Papa, il Beato Papa Giovanni e ha parlato a noi con parole indimenticabili, parole piene di poesia, di bontà, parole del cuore.

Eravamo felici – direi – e pieni di entusiasmo. Il grande Concilio Ecumenico era inaugurato; eravamo sicuri che doveva venire una nuova primavera della Chiesa, una nuova Pentecoste, con una nuova presenza forte della grazia liberatrice del Vangelo.

Anche oggi siamo felici, portiamo gioia nel nostro cuore, ma direi una gioia forse più sobria, una gioia umile. In questi cinquant’anni abbiamo imparato ed esperito che il peccato originale esiste e si traduce, sempre di nuovo, in peccati personali, che possono anche divenire strutture del peccato. Abbiamo visto che nel campo del Signore c’è sempre anche la zizzania. Abbiamo visto che nella rete di Pietro si trovano anche pesci cattivi. Abbiamo visto che la fragilità umana è presente anche nella Chiesa, che la nave della Chiesa sta navigando anche con vento contrario, con tempeste che minacciano la nave e qualche volta abbiamo pensato: «il Signore dorme e ci ha dimenticato».

Questa è una parte delle esperienze fatte in questi cinquant’anni, ma abbiamo anche avuto una nuova esperienza della presenza del Signore, della sua bontà, della sua forza. Il fuoco dello Spirito Santo, il fuoco di Cristo non è un fuoco divoratore, distruttivo; è un fuoco silenzioso, è una piccola fiamma di bontà, di bontà e di verità, che trasforma, dà luce e calore. Abbiamo visto che il Signore non ci dimentica. Anche oggi, a suo modo, umile, il Signore è presente e dà calore ai cuori, mostra vita, crea carismi di bontà e di carità che illuminano il mondo e sono per noi garanzia della bontà di Dio. Sì, Cristo vive, è con noi anche oggi, e possiamo essere felici anche oggi perché la sua bontà non si spegne; è forte anche oggi!

Alla fine, oso fare mie le parole indimenticabili di Papa Giovanni: «andate a casa, date un bacio ai bambini e dite che è del Papa».

In questo senso, di tutto cuore vi imparto la mia Benedizione: «Sia benedetto il nome del Signore ……»



mercoledì 24 ottobre 2012

Insegnare a Pregare ad un Bambino



Insegnare a Pregare ad un Bambino

Il regalo più grande che potete fare ad un bambino è insegnargli l'amore per la Parola di Dio. Molti genitori si chiedono quale sia il momento giusto per insegnare ai loro figli a pregare...I bambini imparano a pregare ascoltando i loro genitori  pregare...mentre lo portate a nanna...prima dei pasti...dite una piccola preghiera con lui...in modo che diventi una consuetudine per lui "dialogare e ringraziare" Dio.

sabato 20 ottobre 2012

Giornata Missionaria Mondiale Domenica 21 Ottobre 2012






Lo slogan scelto da Missio per la Giornata Missionaria Mondiale di quest’anno è “Ho creduto perciò ho parlato”,  tratta dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi (2 Cor 4,13). Il riferimento è al rapporto essenziale tra missione e fede e alla rilevanza data a quest’ultima da papa Benedetto XVI, con l’aver indetto uno speciale Anno della Fede: dall'11 ottobre 2012, con il 50° anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II, fino al 24 novembre 2013, solennità di Cristo Re dell'Universo.

Il materiale è tratto dai sussidi preparati da Missio, quali L’Animatore Missionario 2/3, comprendenti gli strumenti di preghiera per l’animazione di gruppi e comunità, e dal fascicolo dedicato agli adulti e alle famiglie per l’Ottobre Missionario, con proposte di preghiera ogni giorno e dati statistici sulla Missione, tra cui esempi di progetti realizzati dalle Pontificie Opere Missionarie.

Per scaricare il materiale, vai sul sito: www.missioitalia.it

giovedì 18 ottobre 2012

Lettera di S.E. Monsignor Luigi Moretti per la Giornata Missionaria Mondiale del 21 Ottobre 2012


Lettera di S.E. Monsignor Luigi Moretti per la Giornata Missionaria Mondiale del 21 Ottobre 2012
   
Prot. N. 78E/12

Carissimi,

la celebrazione dell’Anno della Fede, indetto dal Santo Padre in occasione del 50° anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II, offre una luce nuova sulla Giornata Missionaria Mondiale, che celebreremo Domenica 21 ottobre p.v.
Benedetto XVI ci ricorda che il Concilio ha riaffermato la necessità e l’urgenza dell’evangelizzazione ad gentes e ha posto al centro dell’ecclesiologia la natura missionaria della Chiesa.
L’impegno dell’evangelizzazione del mondo è di tutto il popolo di Dio, Vescovi, sacerdoti, diaconi, religiosi, religiose e laici. Perciò la nostra Chiesa particolare deve sempre rendere più visibile lo spirito missionario, sicché la diocesi tutta si fa missionaria (AG. 38).
L’anno della fede che stiamo per celebrare deve far crescere in noi questo inestimabile dono e spingerci a comunicarlo. Dice il papa Benedetto XVI, “Ci deve essere una rinnovata adesione di fede personale e comunitaria al Vangelo di Gesù Cristo, in un momento di profondo cambiamento come quello che l’umanità sta vivendo” (Lettera apostolica Porta Fidei n.8).
D’altro canto la missione rinnova la Chiesa e rinvigorisce la fede, dando nuovo entusiasmo e nuove motivazioni. La fede, infatti, si rafforza donandola.
L’ottobre missionario ci ripropone, dunque, la missionarietà come dimensione essenziale della nostra identità ecclesiale. Viviamo questo tempo affidando a Maria Santissima, Regina del S. Rosario, tutti i missionari e le missionarie sparsi nel mondo.


+ Luigi Moretti

___________________________

Alla Chiesa di Dio che è in
Salerno – Campagna - Acerno


Veglia Missionaria
19 Ottobre 2012 - ore 20.00
presso il Semiario Metropolitano
Giovanni Paolo II (ndr)



mercoledì 17 ottobre 2012

Preghiera Per La Famiglia


Preghiera Per La Famiglia

Dio, dal quale proviene ogni paternità in cielo e in terra, Padre, che sei Amore e Vita, fa che ogni famiglia umana sulla terra diventi, mediante il tuo Figlio, Gesù Cristo, "nato da Donna", e mediante lo Spirito Santo, sorgente di divina carità, un vero santuario della vita e dell'amore per le generazioni che sempre si rinnovano. Fa' che la tua grazia guidi i pensieri e le pene dei coniugi verso il bene delle loro famiglie e di tutte le famiglie del mondo.
Fa' che le giovani generazioni trovino nella famiglia un forte sostegno per la loro umanità e la loro crescita nella verità e nell'amore. Fa' che l'amore, rafforzato dalla grazia del sacramento del matrimonio, si dimostri più forte di ogni debolezza e di ogni crisi, attraverso le quali, a volte, passano le nostre famiglie. Fa' infine, te lo chiediamo per intercessione della Sacra Famiglia di Nazareth, che la Chiesa in mezzo a tutte le nazioni della terra possa compiere fruttuosamente la sua missione nella famiglia e mediante la famiglia. Tu che sei la Vita, la Verità e l'Amore, nell'unità del Figlio e dello Spirito Santo. Amen

Giovanni Paolo II

martedì 16 ottobre 2012

Papa Benedetto XVI Apre L'Anno Della Fede Giovedì 11 Ottobre 2012


martedì 9 ottobre 2012

"PREGHIAMO CON GIOIA" Per i Non Credenti


"PREGHIAMO CON GIOIA" Per i Non Credenti

 Messaggio di Medjugorje, 25 Agosto 1989

"Cari figli, vi invito a pregare. Figlioli, tramite la preghiera ricevete gioia e pace. Tramite la preghiera siete più ricchi di grazia divina. Perciò, figlioli, la preghiera sia vita per ognuno di voi. Vi invito,in particolare, a pregare per tutti coloro che sono lontani da Dio, affinché si convertano. Allora i nostri cuori saranno più ricchi, perché Dio regnerà nei cuori di tutti gli uomini. Perciò, figlioli, pregate, pregate, pregate! La preghiera regni in tutto il mondo! Grazie per aver risposto alla mia chiamata!"

venerdì 5 ottobre 2012

Padre Mio


Padre Mio, 
La Tua Voce Ascolterò, 
Perche in Essa io Vivrò !!!

giovedì 4 ottobre 2012

Apparizione della Madonna alla Veggente Mirjana Dragicevic il 2 Ottobre 2012 a Medjugorje


Cristianesimo ed Omosessualità


Il Catechismo della Chiesa Cattolica sul tema dell'omosessualità

 

Per chiarezza e a beneficio di quanti non li conoscono, riporto di seguito i tre paragrafi (2357, 2358 e 2359) dedicati all'omosessualità, dal Catechismo della Chiesa Cattolica, promulgato da Giovanni Paolo II° nel 1992.

 

 

 

Cristianesimo ed Omosessualità

 

2357 L'omosessualità designa le relazioni tra uomini o donne che provano un'attrattiva sessuale, esclusiva o predominante, verso persone del medesimo sesso. Si manifesta in forme molto varie lungo i secoli e nelle differenti culture. La sua genesi psichica rimane in gran parte inspiegabile. Appoggiandosi sulla Sacra Scrittura, che presenta le relazioni omosessuali come gravi depravazioni, [Cf Gen 19,1-29; Rm 1,24-27; 1Cor 6,10; 1Tm 1,10 ] la Tradizione ha sempre dichiarato che "gli atti di omosessualità sono intrinsecamente disordinati". Sono contrari alla legge naturale. Precludono all'atto sessuale il dono della vita. Non sono il frutto di una vera complementarità affettiva e sessuale. In nessun caso possono essere approvati.

 

2358 Un numero non trascurabile di uomini e di donne presenta tendenze omosessuali profondamente radicate. Questa inclinazione, oggettivamente disordinata, costituisce per la maggior parte di loro una prova. Perciò devono essere accolti con rispetto, compassione, delicatezza. A loro riguardo si eviterà ogni marchio di ingiusta discriminazione. Tali persone sono chiamate a realizzare la volontà di Dio nella loro vita, e, se sono cristiane, a unire al sacrificio della croce del Signore le difficoltà che possono incontrare in conseguenza della loro condizione.

2359 Le persone omosessuali sono chiamate alla castità. Attraverso le virtù della padronanza di sé, educatrici della libertà interiore, mediante il sostegno, talvolta, di un'amicizia disinteressata, con la preghiera e la grazia sacramentale, possono e devono, gradatamente e risolutamente, avvicinarsi alla perfezione cristiana."

martedì 2 ottobre 2012

Messaggio Della Madonna Di Medjugorje Dato Alla Veggente Mirjana il 2 Ottobre 2012


Messaggio Della Madonna Di Medjugorje Dato Alla Veggente Mirjana il 2 Ottobre 2012

“Cari figli, vi chiamo e vengo in mezzo a voi perché ho bisogno di voi. Ho bisogno di apostoli dal cuore puro. Prego, ma pregate anche voi, che lo Spirito Santo vi renda capaci e vi guidi, che vi illumini e vi riempia di amore e di umiltà. Pregate che vi riempia di grazia e di misericordia. Solo allora mi capirete, figli miei. Solo allora capirete il mio dolore per coloro che non hanno conosciuto l’Amore di Dio. Allora potrete aiutarmi. Sarete i miei portatori della luce dell’Amore di Dio. Illuminerete la via a coloro a cui gli occhi sono donati, ma non vogliono vedere. Io desidero che tutti i miei figli vedano mio Figlio. Io desidero che tutti i miei figli vivano il Suo Regno. Vi invito nuovamente e vi prego di pregare per coloro che mio Figlio ha chiamato. Vi ringrazio”.

giovedì 27 settembre 2012

Kevin Carter 13 Settembre 1960 - 27 Luglio 1994


in un giorno di Marzo del 1993 nel Sudan. C’è una bambina minuscola e affamata, rannicchiata a terra, la schiena arrotondata a conchiglia, la fronte appoggiata sulle mani. Sola. affamata e sta per morire, Dietro di lei silenzioso e paziente, a controllare ogni movimento, con le ali a mantello c’è un avvoltoio. Davanti, un uomo. In ginocchio, con una macchina fotografica. Kevin Carter” ammetterà di essere rimasto venti minuti in attesa che l'avvoltoio aprisse le ali. non le aprirà ma lui scatterà lo stesso la foto e poi rimarrà seduto sotto un albero a piangere e parlare con Dio, a pensare a sua figlia” Con quell’immagine titolata “stricken child crawling towards a food camp” , che diverrà nel mondo il simbolo della carestia e dalle fame , vincerà il premio pulitzer nel 1994. A chi gli chiese in seguito se la bambina fosse sopravissuta, se dopo aver scattato l’immagine, la soccorse, Kevin non risponderà mai. Non seppe mai che fine fece. Quella bambina diventò il suo incubo. il 27 luglio del 1994 Kevin Carter si tolse la vita.


Kevin Carter
13 Settembre 1960 - 27 Luglio 1994


(Dal Vangelo Secondo Matteo 25,31-46)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria. E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra. Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi. Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me. Poi dirà anche a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli. Perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere; ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato. Anch’essi allora risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato o forestiero o nudo o malato o in carcere e non ti abbiamo assistito? Ma egli risponderà: In verità vi dico: ogni volta che non avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più piccoli, non l’avete fatto a me. E se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna”

Testimonianza Ex Giocatore di Basket Ora Sacerdote


mercoledì 26 settembre 2012

Messaggio Della Madonna Di Medjugorje Dato Alla Veggente Marija il 25 Settembre 2012


Messaggio Della Madonna Di Medjugorje Dato Alla Veggente Marija il 25 Settembre 2012

"Cari figli! Quando nella natura guardate la ricchezza dei colori che l’Altissimo vi dona, aprite il cuore e con gratitudine pregate per tutto il bene che avete e dite: sono creato per l’eternità e bramate le cose celesti perché Dio vi ama con immenso amore. Perciò vi ha dato anche me per dirvi: soltanto in Dio è la vostra pace e la vostra speranza, cari figli. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”

venerdì 21 settembre 2012

Testimonianza di Don Davide Banzato e Chiara Amirante


lunedì 17 settembre 2012

Benedetto XVI Viaggio Apostolico in Libano 14-16 Settembre 2012


Benedetto XVI Viaggio Apostolico in Libano 14-16 Settembre 2012

Benedetto XVI ha concluso Domenica sera 16 settembre 2012 a Beirut il suo viaggio apostolico in Libano. Nella cerimonia di congedo, all’aeroporto internazionale “Rafiq Hariri”, ha ringraziato tutto il popolo libanese, cristiani e musulmani, che lo hanno accolto con entusiasmo e affetto in questa visita indimenticabile. Quindi, ha incoraggiato il Libano a continuare ad essere uno spazio di pace per tutto il Medio Oriente. L’indirizzo di saluto al Papa è stato rivolto dal presidente libanese Michel Suleiman che ha parlato di "visita storica" che ha portato "un messaggio di speranza a tutto il Medio Oriente".

“Possa il Libano continuare ad essere uno spazio in cui gli uomini e le donne vivano in armonia e in pace gli uni con gli altri”: con queste parole, il Papa si è congedato dal Libano al termine di un viaggio memorabile all’insegna della testimonianza, della comunione e della pace.

Una cerimonia, all’aeroporto “Rafiq Hariri” di Beirut, nella quale Benedetto XVI ha ricevuto un ultimo caloroso saluto da parte dei libanesi, significativamente anche di alcuni capi religiosi musulmani. La cerimonia ha offerto l’occasione al Papa di riproporre il motto del suo viaggio, Salami O-tikum, “La pace sia con voi”:

“Prego Dio per il Libano – ha detto – affinché viva in pace e resista con coraggio a tutto ciò che potrebbe distruggerla o minacciarla”. Auguro al Libano, ha aggiunto, “di continuare a permettere la pluralità delle tradizioni religiose e a non ascoltare la voce di coloro che vogliono impedirla”. Quindi, ha augurato al Libano di “rafforzare la comunione tra tutti i suoi abitanti, qualunque sia la loro comunità e la loro religione, rifiutando in modo risoluto tutto ciò che potrebbe condurre alla disunione, e scegliendo con determinazione la fraternità”. Quindi si è soffermato sul valore straordinario della visita in Libano:

“Il mondo arabo e il mondo intero – ha affermato – avranno visto in questi tempi agitati, dei cristiani e dei musulmani riuniti per celebrare la pace”. Il Papa ha ringraziato tutti coloro che si sono impegnati per la riuscita del viaggio e in particolare le “comunità musulmane”. Un’accoglienza, ha detto, che mi ha “dato il desiderio di ritornare”. Il Papa ha voluto ringraziare tutto il popolo libanese, che – ha affermato – “forma un ricco e bel mosaico e che ha saputo manifestare al Successore di Pietro il proprio entusiasmo, con l’apporto multiforme e specifico di ogni comunità”. Ed ha ricordato i tanti momenti indimenticabili di questa visita, ufficiali e privati. Un soggiorno, ha confidato, “troppo breve”:

“Rendo grazie a Dio –ha detto – per queste occasioni che ha permesso”, per gli incontri e “per la preghiera fatta da tutti e per tutti in Libano e in Medio Oriente, qualunque sia l’origine o la confessione religiosa di partenza”. Il Papa ha affidato le speranze di tutti i libanesi alla Vergine Maria, “venerata con devozione e tenerezza”, “modello sicuro per proseguire sulla via di una fraternità vissuta ed autentica”. Quindi, si è congedato con una benedizione colma di affetto e gratitudine:

“Dio benedica il Libano e tutti i libanesi”, ha detto”: “Non cessi di attirarli a sé per donare loro la vita eterna! Li colmi della sua gioia, della sua pace e della sua luce! Dio benedica tutto il Medio Oriente”.

Cari fratelli e sorelle che soffrite nel corpo o nel cuore, la vostra sofferenza non è vana! Cristo Servo si fa vicino a tutti coloro che soffrono. E’ presente accanto a voi. Possiate trovare sulla vostra strada fratelli e sorelle che manifestano concretamente la sua presenza amorevole che non può abbandonarvi! Siate pieni di speranza a causa di Cristo!

E voi tutti, fratelli e sorelle, che siete venuti a partecipare a questa celebrazione, cercate di diventare sempre più conformi al Signore Gesù, Lui che si è fatto Servo di tutti per la vita del mondo. Dio benedica il Libano, benedica tutti i popoli di questa amata regione del Medio Oriente e faccia loro il dono della sua pace. Amen.

giovedì 13 settembre 2012

Santa Teresa di Gesù Bambino

La Scoperta Di Una Madre

mercoledì 12 settembre 2012

Pietro


Pietro, scelto da Cristo a fondamento dell'edificio ecclesiale, clavigero del regno dei cieli (Mt 16,13-19), pastore del gregge santo (Gv 21,15-17), confermatore dei fratelli (Lc 22,32), è nella sua persona e nei suoi successori il segno visibile dell'unità e della comunione nella fede e nella carità. Gli apostoli Pietro e Paolo sigillarono con il martirio a Roma, verso l'anno 67, la loro testimonianza al Maestro.

mercoledì 5 settembre 2012

Madre Teresa di Calcutta (1910-1997)


"Madre Teresa di Calcutta"

(Skopje, 26 Agosto 1910 – Calcutta, 5 Settembre 1997)

Non cercate Gesu' in terre lontane:
Lui non è là.
E' vicino a voi.
E' con voi.
Basta che teniate il lume acceso
e Lo vedrete sempre.
Continuate a riempire il lume
con piccole gocce d'amore
e vedrete quanto è dolce
il Dio che amate.

martedì 4 settembre 2012

Apparizione della Madonna alla Veggente Mirjana Dragicevic il 2 Settembre 2012 a Medjugorje


Cambiamento


..:. Cambiamento .:..

L'apostolo Paolo Scrisse: La vostra vecchia vita, rovinata e ingannata dalle passioni, dovete abbandonarla, così come si mette via un vestito vecchio; e invece dovete lasciarvi rinnovare cuore e spirito, diventare uomini nuovi, creati simili a Dio, per vivere nella giustizia, nella santità e nella verità.

Efesini 4:22-24

domenica 2 settembre 2012

Messaggio Della Madonna Di Medjugorje Dato Alla Veggente Mirjana il 2 Settembre 2012


Messaggio Della Madonna Di Medjugorje Dato Alla Veggente Mirjana il 2 Settembre 2012

Cari figli, mentre i miei occhi vi guardano, la mia anima cerca anime con le quali vuole essere una cosa sola, anime che abbiano compreso l’importanza della preghiera per quei miei figli che non hanno conosciuto l’Amore del Padre Celeste. Vi chiamo perché ho bisogno di voi. Accettate la missione e non temete: vi renderò forti. Vi riempirò delle mie grazie. Col mio amore vi proteggerò dallo spirito del male. Sarò con voi. Con la mia presenza vi consolerò nei momenti difficili. Vi ringrazio per i cuori aperti. Pregate per i sacerdoti. Pregate perché l’unione tra mio Figlio e loro sia più forte possibile, affinché siano una cosa sola. Vi ringrazio.

sabato 1 settembre 2012

Madonna di Montevergine


Madonna di Montevergine

1 Settembre


A quasi 1300 metri di altezza, nella catena del Partenio, nell’Appennino irpino, tra vette gigantesche che formano autentici baluardi dell’altopiano, sorge il più famoso santuario dell’Italia Meridionale, sul posto che ai tempi del grande poeta latino Virgilio, sorgeva un tempietto dedicato a Cibele, dea della natura e della fecondità. Virgilio che era un intenditore, salì varie volte su questo altopiano che porta il suo nome, lasciando i suoi impegni a Napoli, per trovare le pianticelle aromatiche per distillare gli elisir di lunga vita, che poi nei secoli successivi e ancora oggi, i frati produssero distillando i liquori benedettini tipici del luogo. Non era facile arrampicarsi lassù su quei monti dell’Irpinia, ma alle dovute soste per riposarsi, ci si poteva ritemprare lo spirito con le vedute mozzafiato che da lì si ammiravano, dal Vesuvio, alla vicina Avellino, l’intero golfo di Napoli con le meravigliose isole di Capri, Ischia, Procida e poi la vasta pianura della fertile Campania. Nei primi anni del 1000, arrivò su questa montagna un giovane pellegrino diretto in Palestina, ma per volere di Dio dirottato qui, Guglielmo da Vercelli. Con addosso un saio visitò i Santuari dell’Italia settentrionale, poi andò in Spagna a S. Giacomo di Compostella e al suo ritorno decise di percorrere tutta la penisola per andare in Terrasanta; ma proprio quassù Gesù gli apparve dicendogli di fermarsi e di erigere un tempio alla Vergine al posto di quello dedicato alla Gran Madre pagana. Guglielmo non era di carattere facile e dopo aver distrutto il preesistente tempio con l’idolo, si impose a vescovi e papi, per mettere in atto il suo intento e costruì una piccola chiesa alla Vergine Maria. Fondò una Organizzazione monastica germogliata dal tronco benedettino che chiamò Congregazione Verginiana; la fama di questi eremiti - monaci si sparse in tutta l’Italia Meridionale e Sicilia. San Guglielmo espose nella chiesetta alla venerazione dei fedeli, una piccola immagine della Madonna, che negli ultimi decenni del XII secolo fu sostituita da una bellissima tavola, dove la Vergine appare incoronata e in atto di allattare il Bambino, questa tavola è conservata nel museo del Santuario ed è detta ‘Madonna di s. Guglielmo’. Il santo monaco fondatore si spense probabilmente il 25 giugno del 1142 nel monastero di S. Salvatore in Goleto (AV), mentre i primi pellegrini salivano il monte Partenio, sempre più numerosi. Ben presto Montevergine diventò la casa madre di 50 piccoli monasteri che erano stati via via fondati, poté così imporre la realtà della propria esistenza ai papi ed ai re di Napoli, chiedendo la propria indipendenza.
I re normanni ed angioini fecero a gara a dare all’abbazia, sorta vicino alla chiesetta, una autosufficienza economica, esentandola da tributi e donandole feudi e un castello per l’abate. Sotto gli angioini (1266-1435) la chiesa di stile romanico fu trasformata notevolmente nelle strutture ed ampliata in stile gotico, con altare maggiore cosmatesco e a tre ordini di colonne. La tavola della Madonna fu sostituita intorno al 1300 da una immagine imponente, su una tavola di notevoli proporzioni, rappresentante la Madonna, che prenderà il titolo di Montevergine, seduta su una grande seggiola, con il Bambino sulle ginocchia. L’icona giunse a Montevergine circondata da leggenda e devozione; si diceva dipinta addirittura da s. Luca, che aveva conosciuta la Madonna e aveva osato ritrarla, egli sarebbe soltanto l’autore del capo, ma sgomento non aveva finito il viso; addormentatosi, l’aveva trovato completato il mattino dopo da misterioso intervento celeste. Il quadro sarebbe stato prima esposto a Gerusalemme, poi trasferito ad Antiochia, poi a Costantinopoli, infine a Napoli, qui finì nelle mani di Caterina II sposa di Filippo di Taranto, la quale lo fece completare, si dice, da Montano d’Arezzo e lo donò al Santuario di Montevergine. Studi espletati nei secoli successivi, hanno escluso la pittura sia di s. Luca che di Montano d’Arezzo, attribuendo l’esecuzione dell’opera a Pietro Cavallino dei Cerroni, pittore di corte di Carlo II d’Angiò, che l’avrebbe dipinta fra il 1270 e il 1325, egli era portato per le opere di grandi dimensioni, infatti il quadro del santuario misura metri 4,60 x 2,10 e pesa otto quintali, con linee bizantineggianti e con intonazione personale proprio dello stile del Cavallino. Al popolo non è mai interessato chi l’avesse dipinta, essa piacque subito e nella semplicità della fede che gli venne tributata, la chiamarono la “Madonna Bruna” o anche “Mamma Schiavona”, etimologia incerta ma di sicura presa.. C’è tutta una letteratura descrittiva dei pellegrinaggi a Montevergine, con quadri e disegni di illustri viaggiatori che ne descrivevano il folklore, specie per quelli provenienti da Napoli; su carretti addobbati con cavalli e i suoni e feste che accompagnavano il ritorno; fino agli anni ’60 del nostro secolo i carretti erano stati sostituiti da auto decappottabili, tutte addobbate, come i pellegrini compreso l’autista noleggiatore, vestivano abiti uguali e tutti dello stesso colore sgargiante degli addobbi dell’auto. Oggi si sale con una comoda funicolare e con un agevole strada per auto e i bus; i pellegrini sono calcolati sul milione e mezzo ogni anno. Ma i pellegrinaggi veri e propri che si fanno da secoli, sono a piedi, salendo il monte anche di notte, molti a piedi nudi, per penitenza o per chiedere una grazia per sé o per i suoi cari. Per secoli sotto l’altare maggiore del Santuario furono custodite le reliquie di s. Gennaro, finché vinte la resistenze dei monaci e dei fedeli locali, esse poterono essere trasferite nel duomo di Napoli. Il Santuario ebbe ancora due rifacimenti, uno nel 1622 per ragioni statiche e di moda, con trasformazioni barocche e l’altro a partire dal 1948 fino al 1961, quando ci fu l’intera costruzione di un santuario più grande, inglobando però la precedente struttura. L’enorme quadro della Madonna è posto sulla parete di fondo su un nuovo trono che prende tutta l’altezza della parete. Interessante la sala degli ex-voto, dove già dal 1599 erano raccolte le tabelle votive, scolpite o dipinte raffiguranti le grazie che si era ricevuto, quasi tutte in argento; testimonianza storica di una fede ormai millenaria nella Madre celeste.
Nella cripta vi sono in un’urna d’argento, i resti di s. Guglielmo di Vercelli fondatore, nelle due basiliche la vecchia e la nuova vi sono le tombe di vari principi, nobili, ecclesiastici, che nei secoli hanno voluto riposare accanto alla Madonna di Montevergine. Ai piedi del monte vi è il palazzo abbaziale di Loreto del 1700, residenza d’inverno dell’abate e di quasi tutti i monaci, spostamento dovuto al clima molto rigido ed alla neve del periodo invernale. Nel palazzo è ospitata la farmacia con una importante raccolta di vasi e l’archivio con incunaboli e novecento pergamene, molte scritte da re e pontefici, alcune risalenti all’epoca di s. Guglielmo.

venerdì 31 agosto 2012

Cardinale Carlo Maria Martini 1927-2012


"Anche a noi capita spesso di pregare e di non sapere esprimere al Signore i desideri del nostro cuore. È vero che le parole non sono sempre necessarie per pregare, ci sono dei silenzi carichi di amore che possiedono una intensità ancora più grande delle parole, che sono soltanto il supporto dei nostri sentimenti verso Dio. Ci sono però dei giorni in cui abbiamo bisogno di sentirci aiutati e sostenuti dalla preghiera.
Le preghiere comuni, inserendosi nella tradizione semplice e viva di generazioni che le hanno pregate, e tuttora le pregano con fede, aiutano la nostra povertà e suggeriscono motivi di preghiera che vanno al di là delle nostre fragili e interessate richieste al Signore".

Cardinale Carlo Maria Martini
(Torino, 15 Febbraio 1927 – Gallarate, 31 Agosto 2012)

mercoledì 29 agosto 2012

La Più Grande e Alta Preghiera è la Santa Messa


La Santa Messa è la Preghiera più Potente Perché è il Sacrificio Eucaristico di Gesù.

"La Più Grande e Alta Preghiera è la Santa Messa"

È un mistero infinito la Santa Messa Su tutti gli altari del mondo si ripete in forma non cruenta il sacrificio di Gesù Cristo che si offre al Padre per noi, per il perdono dei nostri peccati, per la nostra santificazione e per i nostri bisogni spirituali e materiali. Pertanto la Santa Messa è la preghiera più alta e gradita a Dio. Nel momento della transustanziazione, cioè quando il pane e il vino sono trasformati nel corpo e sangue di nostro Signore Gesù Cristo è Lui che attraverso il sacerdote ripete le sue parole pronunciate nell'ultima cena:
"Prendete, e mangiatene tutti: questo è il mio Corpo offerto in sacrificio per voi. Prendete e bevetene tutti: questo è il calice del mio Sangue per la nuova ed eterna alleanza, versato per voi e per tutti in remissione dei peccati. Fate questo in memoria di me".