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sabato 9 aprile 2011

Quaresima: Quinta Domenica...10 Aprile 2011

Quaresima: Quinta domenica...10 Aprile 2011

Il racconto della risurrezione di Lazzaro è una delle “storie di segni” che racconta san Giovanni. Egli mira a presentare Gesù, vincitore della morte.



“ Chi crede in me non morirà in eterno.” (Gv 11, 34-35)

34 «Dove l’avete posto?». Gli dissero: «Signore, vieni a vedere!». 35 Gesù scoppiò in pianto.

(Gv 11, 39-44)

Disse Gesù: «Togliete la pietra!». Gli rispose Marta, la sorella del morto: «Signore, manda già cattivo odore: è lì da quattro giorni». Le disse Gesù: «Non ti ho detto che, se crederai, vedrai la gloria di Dio?». Tolsero dunque la pietra. Gesù allora alzò gli occhi e disse: «Padre, ti rendo grazie perché mi hai ascoltato. Io sapevo che mi dai sempre ascolto, ma l’ho detto per la gente che mi sta attorno, perché credano che tu mi hai mandato». Detto questo, gridò a gran voce: «Lazzaro, vieni fuori!». Il morto uscì, i piedi e le mani legati con bende, e il viso avvolto da un sudario. Gesù disse loro: «Liberàtelo e lasciàtelo andare».
Molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di ciò che egli aveva compiuto, credettero in lui.


Ed ecco il miracolo più bello che completa i miracoli fino ad ora compiuti. Ha risanato i lebbrosi, ha ridato la vista ai ciechi, ha fatto camminare gli storpi. Ed ora? Il suo amico è morto ed egli lo resuscita, si … il suo amico.

Ma anche noi siamo suoi amici, allora resusciterà anche noi, se avremo fede in lui non moriremo in eterno. Ha svegliato Lazzaro urlando il suo nome, ma non sentiamo che urla anche il nostro?
Ci chiama per farci uscire fuori dalle nostre tombe, dalle nostre tenebre, dai nostri pregiudizi, dai nostri schemi, e soprattutto dai nostri egoismi.

Prendiamo in mano il vangelo e lasciamoci affascinare dalla tenerezza di questo Cristo che ci ama, a cui stiamo a cuore. Ci ama a tal punto da piangere con noi e per noi. Così come ha pianto sulla tomba di Lazzaro. SI, Dio piange, egli non è un Dio imperturbabile, immobile nella sua perfezione che veglia su tutti ma ignora il singolo, il pianto di Gesù ci rivela il vero volto del Padre. Dio piange perché ci ama. Anzi: mi ama, ama me, suo amico.

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