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lunedì 5 dicembre 2011

Natuzza Evolo

Natuzza Evolo, di Paravati in provincia di Catanzaro, sin dal 1939 ha manifestato sudorazioni di sangue, con comparsa di piaghe, soprattutto il mercoledì santo, il giovedì santo ed il venerdì santo. Tali fenomeni, tenuti nascosti fino al 1965, sono poi venuti a conoscenza di molte migliaia di persone. Si attribuiscono a Natuzza varie potenzialità: dalla bilocazione alla morte apparente, dalla trance al dialogo con i defunti, dall’esorcismo al canto angelico.



L’angelo custode è il compagno inseparabile della sua vita. Come tutti gli angeli che ha potuto conoscere, è un bambino bellissimo di otto o dieci anni, con i piedi sollevati da terra. Natuzza vede queste creature celesti collocate in una sorta di gerarchia spirituale, perché l’angelo delle persone consacrate, dei sacerdoti e delle suore, sta a sinistra, dando quindi loro la destra perchè li rispetta come rappresentanti del Signore; sta invece alla destra delle persone laiche, che in questo modo riconoscono la superiorità spirituale dell’angelo.


Si vuole una prova di questo? Un giorno si presentano a Natuzza due distinti signori. Il primo è uno studente di Medicina e il secondo un sacerdote gesuita. Entrambi avevano sentito parlare dei carismi di questa donna, volevano conoscerla e, nel caso, smascherarla come una fattucchiera ingannatrice. Per questo il prete si presenta in abiti civili e con un aspetto di giovane scanzonato.


A un certo punto il prete chiede consiglio a Natuzza: «Signora, io dovrei sposarmi presto con una bella ragazza della quale sono molto innamorato…». Natuzza non gli fa finire il discorso, si inginocchia e gli bacia la mano. «Signora, cosa fa?» «Le bacio la mano perché lei è un sacerdote di Dio, perché quando è entrato qui il suo angelo le dava la destra, essendo grande la dignità sacerdotale, mentre l’amico che l’ha accompagnata dava la destra all’angelo.»


Il gesuita, così come moltissime persone che hanno incontrato Natuzza in questi settant’anni, è rimasto colpito dal suo modo di parlare, al tempo stesso semplice e profondo, che testimonia una sapienza che un’analfabeta non potrebbe mai avere. Ma molti hanno potuto anche notare che, quando Natuzza risponde al suo interlocutore, spesso fissa un luogo alle sue spalle. E l’angelo che le sussurra le risposte (lei dice di vederlo anche muovere le labbra), che l’aiuta a centrare immediatamente il problema, che le suggerisce una diagnosi medica o un consiglio spirituale, che le fa uscire dal cuore parole, termini scientifici, concetti teologici che Natuzza non potrebbe mai aver appreso. E quando l’interlocutore è uno straniero, che le parla in inglese piuttosto che in francese, lei gli risponde nella sua stessa lingua


Sempre secondo Natuzza Evolo gli Angeli Custodi assistono gli uomini non solo durante tutta la vita, ma anche nel Purgatorio, fino all’ingresso in Paradiso”.

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