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martedì 13 settembre 2011

Per Una Buona Confessione


Per fare una buona confessione dobbiamo chiedere allo Spirito Santo di aiutarci a dichiarare con sincerità e vero pentimento tutte le nostre colpe. Lo schema riportato qui di seguito può aiutarci in questo impegno.

- AMARE IL SIGNORE DIO CON TUTTO IL CUORE
Sono cristiano nella vita di tutti i giorni o solo... all'anagrafe?
La mia FEDE è genuina e operosa o solo... di facciata? Sono superstizioso, credo alla magia, ai sortilegi? Frequento cartomanti, indovini?
Prego solo quando ho bisogno di grazie oppure sempre, anche quando le mie cose (salute, affari...) vanno storte? Bestemmio, impreco? Partecipo con devozione e con frutto alla Messa festiva, ai Sacramenti, alla Catechesi? Parlo male della Religione, della Chiesa? Per me contano di più' il denaro, il benessere materiale, la carriera, il successo, i divertimenti oppure DIO e la Salvezza Eterna?

- AMARE IL PROSSIMO
II Vangelo insegna che non si può amare Dio se non si ama anche il prossimo. Ne sono convinto? Come figlio, sono obbediente e rispettoso dei genitori, dei nonni, dei fratelli e dei famigliari? Come fidanzato/a mi preparo seriamente al matrimonio pregando insieme e vivendo la castità come educazione del cuore all'amore vero e sincero?
Come genitore, mi preoccupo dell'educazione umana e cristiana dei figli? Do loro buon esempio? Trovo tempo e modi per stare con loro e per pregare con loro?
Come coniuge sono fedele ai doveri del matrimonio e della famiglia? Sono aperto al dialogo, sono paziente, so perdonare, so compatire i limiti e i difetti dell'altro? Amo il prossimo sull'esempio del Signore Gesù Cristo? Sono facile alla calunnia, all'invidia, alla gelosia, alla maldicenza, alla prepotenza?
Come lavoratore o datore di lavoro, sono giusto, onesto, rispettoso dei diritti? Ho rispettato la vita altrui? Ho rubato? Ho imbrogliato nel commercio? Ho danneggiato la roba degli altri e della collettività? Guido l'auto con prudenza e in rispetto della vita mia e altrui?

- USARE BENE I PROPRI TALENTI
Mi chiedo, davanti al Signore, che cosa vuole da me, qual'è la mia vocazione? Curo la mia vita spirituale con la preghiera quotidiana, con la Parola di Dio? Partecipo con interesse e senso di dovere alla vita della Comunità parrocchiale, diocesana? Come uso il tempo e i diversi doni ricevuti dal Signore? Mi impegno per il prossimo più debole?
Esagero nel mangiare, nel bere e nel fumo? Faccio uso di droghe?
Come cittadino cristiano compio i doveri politici e sociali? Pago le tasse? Rispetto l'ambiente? Cos'altro la mia coscienza mi rimprovera?

- FARE LA PENITENZA
Dopo la CONFESSIONE sincera e completa delle mancanze, soprattutto gravi, il Sacerdote suggerisce opportuni consigli per una vita cristiana più viva e coerente. Invita quindi, come "penitenza", a recitare qualche preghiera o a compiere un gesto penitenziale o di carità a favore dei poveri, nei quali si nasconde Gesù.
La Confessione termina con la recita dell'Atto di dolore e con l'Assoluzione dei peccati, che il Sacerdote imparte in nome di Dio e della Chiesa.

- RECITARE L'ATTO DI DOLORE
Mìo Dio, mi pento e mi dolgo con tutto il cuore dei miei peccati, perché pec­cando ho meritato i tuoi castighi, e molto più perché ho offeso Te, infinita­mente buono e degno di essere amato sopra ogni cosa, propongo col Tuo santo aiuto di non offenderti mai più e di fuggire le occasioni prossime di pecca­to, Signore misericordia, perdonami.

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