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sabato 23 luglio 2011

Santa Brigida

Santa Brigida 23 Luglio

Fondatrice dell'Ordine Brigidino di San Salvatore. Nata, nell'anno 1303 nel castello di Finsta in Uplandia (Svezia) e morta a Roma il 23 luglio 1373. Brigida vantava un'ascendenza aristocratica essendo figlia di una delle più eminenti personalità del suo tempo: il potente governatore di Uplandia Birger Persson e di lngeborg Bengtsdotter, della vecchia stirpe reale dei Folkunghi. La famiglia della madre era molto conosciuta per la profonda religiosità ed il castello di Finsta, dove Brigida visse con i genitori fino all'età di 12 anni, quando le morì la madre, era un centro di alta cultura pia e religiosa, con forti tendenze in misticismi, che non mancò di esercitare sulla formazione del suo carattere, una decisiva influenza. A soli 10 anni Brigida ebbe la sua prima conversazione con Cristo e già da giovane mostrava un vibrante entusiasmo per l'ascetismo. Nel 1378 sposò per ragioni politiche il diciottenne Ulf Gudmarsson divenuto in seguito governatore di Ostrogotia e la giovane coppia prese dimora al castello di Ulvasà. Il marito, anch'egli di parentela reale aveva un carattere mite piuttosto debole. Dal matrimonio , nacquero quattro figli e quattro figlie; mentre il carattere di S.Brigida ebbe modo di svilupparsi e risaltò la sua ferrea volontà, la sua pratica energia, la sua indomabile tenacia. La sua vita fu divisa tra l'amministrazione dei suoi considerevolissimi beni, un'alta carica di corte (nel 1335 venne chiamata quale prima dama di corte dalla regina Bianca di Namur, sposa del re Magnus) e i suoi doveri di sposa e di madre. La vita di corte la mise in diretto contatto con la travagliata vita politica del tempo e generò in lei un vivo interesse per la politica europea, interesse che mantenne per sempre. Al centro della sua vita, però, rimase indiscutibilmente la religione. Chiamò a Ulvasa il primo teologo svedese del suo tempo, il canonico di Linkoping , Magister Matthias, quale confessore e consigliere personale in materia di religione. Attraverso il suo insegnamento prese conoscenza della letteratura religiosa mistica ed apocalittica contemporanea che ebbe gran parte nella sua formazione spirituale. Accanto a tale studio, la lettura della S. Scrittura e delle opere di S. Bernardo di Chiaravale, contribuì a perfezionare la sua educazione religiosa. Intorno all'anno 1340 Brigida lasciò il suo ufficio di corte per ragioni politiche. Al ritorno in Svezia, il marito si ammalò gravemente e morì poco dopo il rimpatrio, nel 1344. Quest'anno rappresenta nella vita di Santa Brigida una data assai significativa. Lasciò Ulvasa e prese dimora vicino al monastero cistercense di Alvastra dove ricevette la prima di una lunga serie di rivelazioni religiose. Tali rivelazioni le giungevano generalmente in uno stato di estasi e dopo il suo risveglio le scriveva ella stessa o le dettava in svedese al suo confessore, il quale ne curava la traduzione in latino. Secondo il contenuto della prima rivelazione, Cristo l'aveva chiamata sua sposa e l'aveva scelta quale strumento per avviare gli uomini sulla strada di una cristiana rettitudine. Nelle rivelazioni successive si indirizzava violentemente contro il malcostume del tempo e specialmente contro la vita di corte di Magnus, cercava anche di ristabilire la pace tra Francia ed Inghilterra mediante messaggi divini e di indurre il Papa a far ritorno a Roma. Fu in questi anni che S. Brigida concepì l'idea di fondare un nuovo Ordine religioso chiamato di S. Salvatore, la regola del quale le fu dettata in una delle rivelazioni. Per ricevere la sanzione del Papa alla sua regola, si recò a Roma nel 1349 ove giunse con grande seguito nell'anno santo 1350. Prese probabilmente dimora nella casa di Francesca Papazura al Campo Marzio, in seguito lasciata al convento di Vadstena quale "Hospitale S.Brigittae de Regno Sueciae" per pellegrini svedesi, ed ultimamente passata in possesso delle nuove suore di S. Brigida, una rifondazione modificata dell'Ordine originale (1911). La casa con relativa Chiesa e Cappella si trova in Piazza Farnese 96, dove le celle di S. Brigida e di sua figlia Caterina si possono ancora visitare. Nel 1370 ricevette da Papa Urbano V la sanzione della sua regola con qualche riserva. La regola fu confermata da Urbano VI nel 1378, e l'ordine, durante il suo più fecondo e rigoglioso periodo sembra aver avuto una settantina di monasteri sparsi in tutta Europa. Raggiunta la meta tanto agognata, S. Brigida si recò in pellegrinaggio in Terra Santa all'inizio del 1372. Tornata a Roma l'anno successivo, rovinata nella salute, vi morì il 23 luglio 1373. Le sue spoglie mortali furono trasportate alla sua Vadstena. Già nel 1379 incominciava, con il favore di Gregorio XI e. Urbano VI, il processo per la sua canonizzazione, finito positivamente il 7 ottobre 1391. A Santa Brigida desiderosa da molto tempo di sapere il numero dei colpi che N.S. Gesù Cristo aveva ricevuto durante la sua Passione, apparve Gesù che le disse :"Figlia mia, ho ricevuto sul mio corpo 5480 colpi. Se tu vorrai onorarli, dirai ogni giorno l5 Pater, e Ave con le orazioni seguenti che ti do, durante un anno. Trascorso un anno tu avrai salutato ognuna delle mie Piaghe". Santa Brigida scrisse: "Mio amatissimo fratello, io ero immersa nelle più grandi amarezze della vita. Il dolore la malattia, la povertà, l'abbandono, mi affliggevano. Con amore, ogni sera ha letto queste Orazioni, e la mia vita si è miracolosamente trasformata, e il Signore fedele alle sue promesse mi ha colmata di gioia, di benessere, di ricchezza e di consolazioni. Quello che Gesù ha fatto per me, miserabile peccatrice, lo farà per te, mio amato fratello. Leggi ogni giorno queste orazioni" La Chiesa la ricorda il 23 Luglio.

ORAZIONI DI SANTA BRIGIDA SOPRA LA PASSIONE DI NOSTRO SIGNORE GESU’ CRISTO

(Da recitare ogni giorno per un anno intero senza interruzione)

Santa Brigida, desiderosa da molto tempo di sapere il numero dei colpi che Nostro Signore Gesù Cristo aveva ricevuto durante la sua Passione, apparve Gesu’ che le disse: “ figlia mia, ho ricevuto sul mio corpo 5480 colpi. Se tu vorrai onorarli, dirai ogni giorno 15 pater e ave con le orazioni seguenti che ti do, durante un anno. Trascorso un anno tu avrai salutato ognuna delle mie piaghe”

Promesse di Gesù
1. Libertà dal purgatorio di 15 anime della sua stirpe;
2. E 15 giusti della sua stirpe saranno confermati e conservati in grazia;
3. E 15 peccatori della sua stirpe si convertiranno;
4. La persona che le dirà avrà il primo grado di perfezione;
5. E 15 giorni prima di morire riceverà il mio prezioso corpo, di modo che sarà liberata dalla fame eterna e berrà il mio Prezioso Sangue perché non abbia sete eternamente;
6. E 15 giorni prima di morire avrà una amara contrizione di tutti i suoi peccati e una perfetta conoscenza di essi;
7. Metterò il segno della mia croce Vittoriosa davanti a lei per soccorrerla e difenderla contro gli attacchi dei suoi nemici;
8. Prima della sua morte io verrò a lei con la mia amatissima e dilettissima Madre; 9. E riceverò benignamente la sua anima e la condurrò alle gioie eterne;
10. E conducendola fino là, le darò con singolare tratto a bere alla fonte della mia Deità, ciò che non farò con quelli che non hanno recitato queste orazioni;
11. Perdonerò tutti i peccati a chiunque è vissuto per 30 anni in peccato mortale se dirà devotamente queste orazioni;
12. E lo difenderò dalle tentazioni;
13. E gli conserverò i suoi cinque sensi;
14. E lo preserverò dalla morte improvvisa;
15. E salverò la sua anima dalle pene eterne;
16. E la persona otterrà tutto quello che domanderà a Dio e alla Vergine Maria;
17. E se è vissuto, sempre secondo la sua volontà e se è dovuto morire l’indomani, la sua vita si prolungherà;
18. Tutte le volte che reciterà queste orazioni guadagnerà indulgenze:
19. E sarà sicura di essere aggiunta al coro degli Angeli;
20. E chi insegnerà queste orazioni ad un altro, avrà gioia e merito senza fine che saranno stabili in terra e dureranno eternamente in Cielo;
21. Dove sono e saranno dette queste orazioni, Dio è presente con la sua Grazia.

Prima orazione.
O Signore Gesù Cristo, eterna dolcezza di coloro che ti amano, giubilo che trapassa ogni gioia ed ogni desiderio, salute ed amore di coloro che si pentono, ai quali dicesti: “Le mie delizie sono con i figlioli degli uomini“, essendoti fatto uomo per loro salvezza ricordati di quelle cose che ti mossero a prendere la carne umana e di quello che sopportasti dal principio della tua incarnazione fino al salutifero tempo del tuo patire, ab aeterno ordinato nel Dio Uno e Trino. Ricordati del dolore che, come affermi tu stesso, ebbe l’anima tua, quando dicesti: “Mesta è l’anima mia fino alla morte“ quando nell’ultima cena che tu facesti coi tuoi discepoli, dando loro per vivanda il corpo e sangue tuoi, lavando i loro piedi e amorevolmente consolandoli predicesti la tua imminente Passione. Ricordati del tremito, dell’angustia e dolore che sopportasti nel santissimo corpo, prima di andare sul patibolo della Croce, quando dopo l’avere tu fatto tre volte orazione al Padre, pieno di sudor di sangue, ti vedesti tradito da uno dei tuoi discepoli, preso dal tuo popolo eletto, accusato da falsi testimoni, iniquamente da tre giudici condannato a morte, nel più solenne tempo della Pasqua, tradito, burlato, spogliato dei tuoi vestiti, percosso nella faccia (con gli occhi bendati), legato alla colonna, flagellato e coronato di spine. Concedimi adunque, ti prego dolcissimo Gesù, per le memorie che serbo di queste pene, prima della mia morte, sentimenti di vera contrizione, una sincera confessione e remissione di tutti i miei peccati. Amen. O Signore Gesù Cristo, abbi misericordia di me peccatore! Amen. O Gesù, Figlio di Dio, nato da Maria Vergine, per la salute degli uomini crocifisso, regnante ora in cielo, abbi di noi pietà. Pater, Ave.

Seconda orazione.
O Gesù, vera letizia degli Angeli e Paradiso di delizie, ricordati degli orribili tormenti che provasti, quando i nemici tuoi, come ferocissimi leoni, avendoti circondato con schiaffi, sputi, graffi ed altri inauditi supplizi, ti lacerarono; e per le ingiuriose parole, per le aspre percosse e durissimi tormenti, con i quali i nemici tuoi t’afflissero, io ti supplico che voglia liberarmi dai miei nemici così visibili come invisibili, e concedi che sotto l’ombra delle ali tue io ritrovi la protezione dell’eterna salute. Amen. O Signore Gesù Cristo, abbi misericordia di me peccatore. O Gesù, Figlio di Dio, nato da Maria Vergine, per la salute degli uomini crocifisso, regnante ora in cielo, abbi di noi pietà. Pater, Ave.

Terza orazione
O Verbo incarnato. Onnipotente creatore del mondo, che sei immenso, incomprensibile e puoi racchiudere l’universo nello spazio di un palmo, ricordati dell’amarissimo dolore che sopportasti quando le santissime tue mani e piedi furono confitti con chiodi acuminati sul legno della croce. Oh! Qual dolore provasti, o Gesù, allorché i perfidi crocifissori dilaniarono le tue membra e sciolsero le congiunture delle tue ossa, tirarono il tuo corpo per ogni verso, a loro piacere. Ti prego per la memoria di questi dolori sopportati da te sopra la croce, che tu mi voglia concedere ch’io ti ami e tema quanto si conviene. Amen. O Signore Gesù Cristo, abbi misericordia di me peccatore. O Gesù, Figlio di Dio, nato da Maria Vergine, per la salute degli uomini crocifisso, regnante ora in cielo, abbi di noi pietà. Pater, Ave.

Quarta orazione
O Signore Gesù Cristo Celeste Medico, ricordati delle sofferenze e dei dolori che sentisti nelle tue già lacerate membra, mentre si levava in alto la croce. Dai piedi alla testa eri tutto un cumulo di dolori; e nondimeno ti scordasti di tanta pena, e porgesti pietosamente preghiere al Padre per i nemici tuoi dicendo: “Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno“. Per questa smisurata carità e misericordia e per la memoria di questi dolori concedimi di ricordarmi della tua amatissima Passione, affinché essa mi giovi per una piena remissione di tutti i miei peccati. Amen. O Signore Gesù Cristo, abbi misericordia di me peccatore. O Gesù, Figlio di Dio, nato da Maria Vergine, per la salute degli uomini crocifisso, regnante ora in cielo, abbi di noi pietà. Pater. Ave.

Quinta orazione
Rammentati, o Signore Gesù Cristo, specchio di eterna chiarezza, dell’afflizione che avesti quando, veduta la predestinazione di quelli eletti che, mediante la tua Passione, dovevano salvarsi, prevedesti ancora che molti non ne avrebbero profittato. Pertanto ti chiedo per la profondità della misericordia che mostrasti non solo nell’aver dolore dei perduti e disperati, ma nell’adoperarla verso il ladrone quando gli dicesti: “Oggi sarai meco in paradiso“, che tu voglia pietoso Gesù, adoperarla sopra di me al punto della mia morte. Amen. O Signore Gesù Cristo, abbi misericordia di me peccatore. O Gesù, Figlio di Dio, nato da Maria Vergine, per la salute degli uomini crocifisso, ragnante ora in cielo, abbi di noi pietà. Pater, Ave.

Sesta orazione
O Gesù Re amabile, ricordati del dolore che provasti, quando nudo e disprezzato pendesti in Croce, senza avere, fra tanti amici e conoscenti che t’erano d’intorno, chi ti consolasse, eccetto la tua diletta Madre, alla quale raccomandasti il discepolo prediletto, dicendo: “Donna, ecco il tuo figlio; ed al discepolo: ecco la tua Madre“. Fiducioso ti prego, pietosissimo Gesù, per il coltello del dolore che allora le trapassò l’anima, che tu abbia compassione di me nelle afflizioni e tribolazioni mie così del corpo come dello spirito, e mi consoli, porgendomi aiuto e gaudio in ogni prova ed avversità. Amen. O Signore Gesù Cristo, abbi misericordia di me peccatore. O Gesù, Figlio di Dio, nato da Maria Vergine, per la salute degli uomini crocifisso, regnante ora in cielo, abbi di noi pietà. Pater, Ave.

Settima orazione
O Signore, Gesù Cristo, fonte di dolcezza inestinguibile che mosso da intimo affetto di amore, dicesti in Croce: “Io ho sete, cioè desidero sommamente la salute del genere umano”, accendi, ti preghiamo, in noi il desiderio di operare perfettamente, spegnendo del tutto la sete delle concupiscenze peccaminose e il fervore dei piaceri mondani. Amen. O Signore Gesù Cristo, abbi misericordia di me peccatore. O Gesù, Figlio di Dio, nato da Maria Vergine, per la salute degli uomini crocifisso, regnante ora in cielo, abbi di noi pietà. Pater, Ave.

Ottava orazione
O Signore Gesù Cristo, dolcezza dei cuori e soavità grandissima delle menti, concedi a noi miseri peccatori, per l’amarezza dell’aceto e del fiele che per noi gustasti nell’ora della tua morte, che in ogni tempo, specialmente nell’ora del morire nostro, noi ci possiamo cibare del Corpo e Sangue tuo non indegnamente, ma in rimedio e consolazione delle anime nostre. Amen. O Signore Gesù Cristo, abbi misericordia di me peccatore. O Gesù, Figlio di Dio, nato da Maria Vergine, per la salute degli uomini crocifisso, regnante ora in cielo, abbi di noi pietà. Pater, Ave.

Nona orazione
O Signore Gesù Cristo, giubilo della mente, ricordati dell’angustia e dolore che patisti quando per l’amarezza della morte e l’insulto dei giudei gridasti al Padre tuo: “Eloi, Eloi, lamma sabactani; cioè: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”. Per questo ti chiedo che nell’ora della mia morte tu non mi abbandoni. Signor mio e Dio mio. Amen. O Signore Gesù Cristo, abbi misericordia di me peccatore. O Gesù, Figlio di Dio, nato da Maria Vergine, per la salute degli uomini crocifisso, regnante ora in cielo, abbi di noi pietà. Pater, Ave.

Decima orazione
O Signore Gesù Cristo, principio e termine ultimo del nostro amore, che dalla pianta dei piedi alla cima del capo ti sommergesti nel mare dei patimenti ti prego, per le larghe e profondissime tue piaghe, che mi voglia insegnare ad operare perfettamente con vera carità nella legge e nei precetti tuoi. Amen. O Signore Gesù Cristo, abbi misericordia di me peccatore. O Gesù, Figlio di Dio, nato da Maria Vergine, per la salute degli uomini crocifisso, regnante ora in cielo, abbi di noi pietà. Pater, Ave.

Undicesima orazione
O Signore Gesù Cristo, profondo abisso di pietà e di misericordia io ti domando, per la profondità delle piaghe che trapassarono non solo la carne tua e le midolla delle ossa, ma anche le più intime viscere, che ti piaccia sollevare me, sommerso nei peccati e nascondermi nelle aperture delle tue ferite. Amen. O Signore Gesù Cristo, abbi misericordia di me peccatore. O Gesù, Figlio di Dio, nato da Maria Vergine, per la salute degli uomini crocifisso, regnante ora in cielo, abbi di noi pietà. Pater, Ave.

Dodicesima orazione
O Signore Gesù Cristo, specchio di verità, segno d’unità e legame di carità, abbi in mente le innumerevoli ferite di cui fu ricoperto il tuo Corpo, lacerato dagli empi Giudei e imporporato del tuo stesso preziosissimo Sangue. Scrivi, ti prego, con quello stesso Sangue nel cuore mio le tue ferite, affinché, nella meditazione del tuo dolore e del tuo amore, si rinnovi in me ogni giorno il dolore del tuo patire, si accresca l’amore, ed io perseveri continuamente nel renderti grazie sino alla fine della mia vita, cioè fino a quando io non verrò da te, pieno di tutti i beni e di tutti i meriti che ti degnasti donarmi dal tesoro della tua Passione. Amen. O Signore Gesù Cristo, abbi misericordia di me peccatore. O Gesù, Figlio di Dio, nato da Maria Vergine, per la salute degli uomini crocifisso, regnante ora in cielo, abbi di noi pietà. Pater, Ave.

Tredicesima orazione
O Signore Gesù Cristo, Re invittissimo ed immortale, rammentati del dolore che sentisti quando, essendo tutte le forze del Corpo e del Cuore tuo venute meno, inchinando il capo dicesti: “Tutto è compiuto“. Perciò ti prego per tale angustia e dolore, che tu abbia misericordia di me nell’ultima ora della mia vita, quando sarà l’anima mia turbata dall’ansia dell’agonia. Amen. O Signore Gesù Cristo, abbi misericordia di me peccatore. O Gesù, Figlio di Dio, nato da Maria Vergine, per la salute degli uomini crocifisso, regnante ora in cielo, abbi di noi pietà. Pater, Ave.

Quattordicesima orazione
O Signore Gesù Cristo, Unigenito dell’altissimo Padre, splendore e figura della sostanza sua, ricordati dell’umile preghiera con la quale raccomandasti lo spirito tuo dicendo: “Padre, raccomando nelle tue mani lo spirito mio” . E dopo piegato il capo e aperte le viscere per riscattare, esclamando mandasti fuori l’ultimo respiro. Per questa preziosissima morte ti prego, Re dei Santi, che mi faccia forte nel resistere al diavolo, al mondo ed alla carne, affinché morto al mondo, io viva a te solo, e tu riceva nell’ultima ora della mia vita lo spirito mio, che dopo lungo esilio e pellegrinaggio desidera di ritornare alla sua patria. Amen. O Signore Gesù Cristo, abbi misericordia di me peccatore. O Gesù, Figlio di Dio, nato da Maria Vergine, per la salute degli uomini crocifisso, regnante ora in cielo, abbi di noi pietà. Pater, Ave.

Quindicesima orazione
O Signore Gesù Cristo, vera e feconda vita, ricordati dell’abbondante effusione del sangue tuo, allorché piegato il capo sulla Croce, il soldato Longino ti squarciò il costato da cui uscirono le ultime gocce di sangue ed acqua. Per questa amarissima Passione ferisci, ti prego, dolcissimo Gesù, il cuor mio, affinché, giorno e notte io versi lacrime di penitenza e di amore: convertimi totalmente a te perché il mio cuore sia perpetua abitazione di te e la conversione mia ti piaccia e ti sia accetta, ed il termine della mia vita sia lodevole, per lodarti insieme con tutti i Santi in eterno. Amen. O Signore Gesù Cristo, abbi misericordia di me peccatore. O Gesù, Figlio di Dio, nato da Maria Vergine, per la salute degli uomini crocifisso, regnante ora in cielo, abbi di noi pietà. Pater, Ave.

O Signore mio Gesù Cristo, Figlio di Dio vivo, accetta questa preghiera con lo stesso immenso amore, col quale sopportasti tutte le piaghe del tuo Santissimo Corpo; abbi di noi misericordia, ed a tutti i fedeli, vivi e defunti, concedi la tua misericordia, la tua grazia, la remissione di tutte le colpe e pene, e la vita eterna. Amen.


ORAZIONI DI SANTA BRIGIDA

da recitarsi per 12 anni, senza interruzioni.

Promesse di Gesù per coloro che reciteranno questa preghiera per 12 anni:

1. L’anima che le recita non andrà in purgatorio.
2. L’anima che le recita sarà accettato tra i martiri come se avesse versato il suo sangue per la fede.
3. L’anima che le recita può scegliere altre tre persone che Gesù manterrà in uno stato di grazia sufficiente per diventare sante.
4. Nessuno delle quattro generazioni successive all’anima che le recita si dannerà.
5. L’anima che le recita sarà resa edotta della propria morte un mese prima. Se si dovesse morire prima dei 12 anni, Gesù riterrà valide le preghiere, come se fossero state completate. Se si salta uno o due giorni per particolari motivi, si possono recuperare in seguito. Coloro che si assumono questo impegno, non devono pensare che queste preghiere siano il lasciapassare automatico per il Paradiso e di poter quindi continuare a vivere secondo i propri desideri. Sappiamo che dobbiamo vivere con Dio in tutta coerenza e sincerità non solo quando si recitano queste preghiere, ma durante tutta la vita.

1. LA CIRCONCISIONE. Padre, per le mani purissime di Maria e per il Cuore Divino di Gesù, Ti offro le prime ferite, i primi dolori e il primo sangue che Egli ha versato in espiazione di tutti i giovani, quale protezione contro il primo peccato mortale, in particolare dei miei consanguinei. Pater, Ave.

2. LE SOFFERENZE DI GESU’ SUL MONTE DEGLI ULIVI. Eterno Padre, per le mani purissime di Maria e per il Cuore Divino di Gesù, Ti offro le terribili sofferenze del Cuore Divino di Gesù sul Monte degli Ulivi e Ti offro ogni goccia del suo sangue in espiazione di tutti i miei peccati del cuore e di tutti quelli dell’umanità, quale protezione contro tali peccati e per la diffusione dell’Amore divino e fraterno. Pater, Ave.

3. LA FLAGELLAZIONE DI GESU’. Eterno Padre, per le mani purissime di Maria e per il Cuore Divino di Gesù, Ti offro i mille e mille colpi, dolori atroci e il Prezioso Sangue della Flagellazione in espiazione di tutti i miei peccati della carne e di tutti quelli dell’umanità, quale protezione contro di essi e per la salvaguardia dell’innocenza, in particolare tra i miei consanguinei. Pater, Ave.

4. LA CORONAZIONE DI SPINE DI GESU’. Eterno Padre, per le mani purissime di Maria e per il Cuore Divino di Gesù, ti offro le ferite, i dolori e il Preziosissimo Sangue sceso dal Capo di Gesù quando fu coronato di spine, in espiazione dei miei peccati dello spirito e quelli di tutta l’umanità, quale protezione contro di essi e per la costruzione del Regno di Dio su questa terra. Pater, Ave.

5. LA SALITA DI GESU CARICO DELLA CROCE AL CALVARIO. Eterno Padre, per le mani purissime di Maria e per il Cuore Divino di Gesù, ti offro le sofferenze patite da Gesù lungo la salita del monte Calvario e, in particolare, la Santa Piaga della Spalla e il Prezioso Sangue che da essa uscì, in espiazione dei miei e altrui peccati di ribellione alla croce, di rifiuto dei tuoi santi disegni e di ogni altro peccato della lingua, quale protezione contro di essi e per un amore autentico alla santa Croce. Pater, Ave.

6. LA CROCIFISSIONE DI GESU’. Eterno Padre, per le mani purissime di Maria e per il Cuore Divino di Gesù, Ti offro tuo Figlio inchiodato sulla Croce e innalzato su essa, le sue ferite alle mani e ai piedi e il Prezioso Sangue che da essa uscì per noi, i suoi terribili tormenti del Corpo e dello Spirito, la sua preziosa Morte e l’incruento suo rinnovarsi in tutte le Sante Messe celebrate sulla terra. Ti offro tutto questo in espiazione di tutte le mancanze fatte ai voti e alle regole negli ordini religiosi, in riparazione di tutti i miei e altrui peccati, per i malati e i moribondi, per i sacerdoti e per i laici, per le intenzioni del Santo Padre riguardanti la costruzione della famiglia cristiana, il rafforzamento della Fede, il nostro Paese, l’unità in Cristo fra le nazioni e all’interno della sua Chiesa, e per la Diaspora. Pater, Ave.

7. LA FERITA DEL COSTATO DI GESU’. Eterno Padre, accetta, per le necessità della Santa Chiesa e in espiazione dei peccati di tutta l’umanità, l’Acqua e il Sangue Preziosissimi usciti dalla ferita inflitta al Cuore Divino di Gesù e gli infiniti meriti che essi effondono. Ti supplichiamo, sii buono e misericordioso verso di noi! Sangue di Cristo, ultimo prezioso contenuto del Sacro Cuore di Gesù, purificami e purifica tutti i fratelli da ogni colpa! Acqua di Cristo, liberami da ogni pena meritata per i miei peccati e spegni le fiamme del Purgatorio per me e per tutte le anime purganti. Amen.

Pater, Ave, Gloria, Angelo di Dio.

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