Domenica scorsa in piazza San Pietro, alla fine della messa di Pentecoste, papa Francesco ha compiuto un esorcismo come divulgato erroneamente da TV2000? No, si è trattato, come spiegato da padre Federico Lombardi, portavoce della Santa Sede, di «uno speciale gesto di attenzione e benedizione particolare per il ragazzo, ma non è stato un esorcismo».
Secondo padre Gabriele Amorth, sacerdote ed esorcista, si tratta invece di «un vero esorcismo» e ha spiegato che il giorno dopo lui stesso ha praticato un esorcismo sullo stesso uomo, Angelo, che sarebbe posseduto da quattro demoni: «Possiamo dire che gli ha fatto un esorcismo, perché un esorcismo è anche quello che uno fa mettendo le mani sul capo della persona e pregando, senza ricorrere agli esorcismi scritti». Mons. Attilio Cavalli, esorcista della diocesi di Roma, ha invece spiegato: «Con ogni probabilità, ha fatto una preghiera di guarigione o di liberazione sull’uomo, ma ciò che importa sottolineare in tutto questo – esorcismo o non esorcismo – è l’importanza della preghiera. La preghiera in generale è un atto di lode e una richiesta di aiuto, ma – in alcuni casi – anche una sorta di esorcismo: tutti pensano a chissà cosa, eppure anche il semplice “Padre Nostro” contiene le parole “liberaci dal male”». Il sacerdote che ha accompagnato Angelo, don Juan Rivas, il 9 giugno terrà una conferenza sull’accaduto a Los Angeles al Centro Juan Pablo II.
Si rimane comunque scossi dalle immagini del video, qui sotto nella versione originale. La Chiesa collabora in tutto il mondo a stretto contatto con gli psicologi, accertandosi che le persone curate non soffrano di disturbi mentali o psicologici. Mons. Antonio Mattiazzo, vescovo di Padova, ha spiegato infatti: «Spesso sono gli stessi psichiatri a inviare i pazienti dai sacerdoti, ma non dobbiamo vedere il demonio ovunque». L’Ateneo pontificio Regina Apostolorum dal 2005 tiene ogni anno dei corsi formativi interdisciplinari sugli esorcismi, guidati da sacerdoti, psicologi, divulgatori scientifici, magistrati e dirigenti della Polizia di Stato, rivolti a medici e psicologi e anche a religiosi perché, spiegano, «crediamo che ogni bravo esorcista non possa non avere buone conoscenze di medicina e psichiatria».
Laura Cantarella, psicologa e psicoterapeuta e una delle docenti responsabili di questi corsi, ha spiegato che «la Chiesa stabilisce che, prima di arrivare all’esorcismo, la persona che teme di essere posseduta dal demonio debba effettuare visite mediche. Vanno anche valutati gli indizi che rivelano la presenza del demonio in una persona [...]. Va inoltre accertata preventivamente la non reattività del soggetto alle terapie psichiatriche. Solo a quel punto si può procedere con il rito. In tempi recenti, la fede nella possessione si è indebolita anche da parte degli stessi ambienti ecclesiastici, poiché è stato scoperto come molti presunti casi di “indemoniati” debbano in realtà essere messi in relazione con malattie mentali, come la schizofrenia e alcune forme di psicosi, o con patologie quali la sindrome di Tourette. D’altra parte, molte persone che richiedono aiuto agli esorcisti vengono da essi stessi riconosciute come bisognose non di cure spirituali, ma psichiche».
Nei casi più gravi, ha proseguito, «si è di fronte a un elevato grado di schizofrenia, dove il delirio e le allucinazioni la fanno da padrone, e nella maggior parte dei casi sono associati stati epilettici. L’obiettivo del nostro corso è quello di portare alla conoscenza di tutti questo fenomeno, far aprire gli occhi agli scettici, dando allo stesso tempo gli strumenti per decodificare il disturbo psichiatrico da quello spirituale».
Qui sotto il video della preghiera liberatoria di Papa Francesco
Secondo padre Gabriele Amorth, sacerdote ed esorcista, si tratta invece di «un vero esorcismo» e ha spiegato che il giorno dopo lui stesso ha praticato un esorcismo sullo stesso uomo, Angelo, che sarebbe posseduto da quattro demoni: «Possiamo dire che gli ha fatto un esorcismo, perché un esorcismo è anche quello che uno fa mettendo le mani sul capo della persona e pregando, senza ricorrere agli esorcismi scritti». Mons. Attilio Cavalli, esorcista della diocesi di Roma, ha invece spiegato: «Con ogni probabilità, ha fatto una preghiera di guarigione o di liberazione sull’uomo, ma ciò che importa sottolineare in tutto questo – esorcismo o non esorcismo – è l’importanza della preghiera. La preghiera in generale è un atto di lode e una richiesta di aiuto, ma – in alcuni casi – anche una sorta di esorcismo: tutti pensano a chissà cosa, eppure anche il semplice “Padre Nostro” contiene le parole “liberaci dal male”». Il sacerdote che ha accompagnato Angelo, don Juan Rivas, il 9 giugno terrà una conferenza sull’accaduto a Los Angeles al Centro Juan Pablo II.
Si rimane comunque scossi dalle immagini del video, qui sotto nella versione originale. La Chiesa collabora in tutto il mondo a stretto contatto con gli psicologi, accertandosi che le persone curate non soffrano di disturbi mentali o psicologici. Mons. Antonio Mattiazzo, vescovo di Padova, ha spiegato infatti: «Spesso sono gli stessi psichiatri a inviare i pazienti dai sacerdoti, ma non dobbiamo vedere il demonio ovunque». L’Ateneo pontificio Regina Apostolorum dal 2005 tiene ogni anno dei corsi formativi interdisciplinari sugli esorcismi, guidati da sacerdoti, psicologi, divulgatori scientifici, magistrati e dirigenti della Polizia di Stato, rivolti a medici e psicologi e anche a religiosi perché, spiegano, «crediamo che ogni bravo esorcista non possa non avere buone conoscenze di medicina e psichiatria».
Laura Cantarella, psicologa e psicoterapeuta e una delle docenti responsabili di questi corsi, ha spiegato che «la Chiesa stabilisce che, prima di arrivare all’esorcismo, la persona che teme di essere posseduta dal demonio debba effettuare visite mediche. Vanno anche valutati gli indizi che rivelano la presenza del demonio in una persona [...]. Va inoltre accertata preventivamente la non reattività del soggetto alle terapie psichiatriche. Solo a quel punto si può procedere con il rito. In tempi recenti, la fede nella possessione si è indebolita anche da parte degli stessi ambienti ecclesiastici, poiché è stato scoperto come molti presunti casi di “indemoniati” debbano in realtà essere messi in relazione con malattie mentali, come la schizofrenia e alcune forme di psicosi, o con patologie quali la sindrome di Tourette. D’altra parte, molte persone che richiedono aiuto agli esorcisti vengono da essi stessi riconosciute come bisognose non di cure spirituali, ma psichiche».
Nei casi più gravi, ha proseguito, «si è di fronte a un elevato grado di schizofrenia, dove il delirio e le allucinazioni la fanno da padrone, e nella maggior parte dei casi sono associati stati epilettici. L’obiettivo del nostro corso è quello di portare alla conoscenza di tutti questo fenomeno, far aprire gli occhi agli scettici, dando allo stesso tempo gli strumenti per decodificare il disturbo psichiatrico da quello spirituale».
Qui sotto il video della preghiera liberatoria di Papa Francesco
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